«Un uomo che vedeva lontanissimo. Le sue idee sono sempre attuali», ha sottolineato il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, durante la cerimonia organizzata a Villa Devoto, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
CAGLIARI - «Siamo orgogliosi di aver intitolato la Sala Giunta di Villa Devoto a Emilio Lussu, uomo di pensiero e azione che vedeva lontanissimo. Nei suoi scritti ci sono i problemi che oggi stiamo affrontando. In lui c’è una evidente, chiara avversione al centralismo accompagnata dalla consapevolezza della necessità di un reale decentramento delle funzioni e delle competenze. Uno Stato che voglia restare unito deve decentrare molto e dare responsabilità ai territori che conoscono i problemi e le soluzioni per affrontarli e risolverli». Lo ha detto il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, alla cerimonia di intitolazione della Sala Giunta di Villa Devoto allo scrittore, intellettuale e leader politico.
Pigliaru, dopo aver scoperto davanti a Mattarella la targa che intitola la Sala a Lussu, ha richiamato le idee e i valori del “Cavaliere dei Rossomori”: «Lo Stato, ci dice Emilio Lussu, non deve dominare ma governare e coordinare. È una lezione di straordinaria modernità. Occorre necessariamente fare riferimento al suo pensiero e ai suoi scritti, per capire quale strada seguire per rinnovare e dare nuovo vigore alla nostra autonomia». Alla cerimonia, hanno preso parte gli assessori regionali, il sindaco di Armungia Donatella Dessì, l’assessore alla Cultura Antonio Quartu ed il nipote di Lussu, Tommaso, nato a Roma, che ha deciso di vivere, insieme alla compagna Barbara ed alla figlia Eva, presenti alla cerimonia, proprio ad Armungia, nella casa del nonno.
La cerimonia a Villa Devoto è avvenuta dopo la seduta del Consiglio regionale per la celebrazione dei settant'anni dello Statuto sardo. Nel corso del breve incontro che ha anticipato la seduta solenne in Consiglio, Francesco Pigliaru ha donato a Sergio Mattarella un’antica Carta della Sardegna, pubblicata a Venezia nel 1762, ed i dolci gioiello “Amores” di Anna Gardu di Oliena, raffiguranti teste femminili con il copricapo tradizionale di Desulo, realizzati secondo una ricetta che si tramanda da quattro generazioni.
Nella foto: la nuova targa della Sala Giunta
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