L´ex sindaco e consigliere regionale di Forza Italia si mette di traverso contro quella che definisce una «vendita al buio» della storica azienda. E chiama a raccolta tutti i fedelissimi
ALGHERO - Niente da fare. Anche quella che doveva rappresentare un'attesa novità per lo sblocco produttivo in chiave agricola e turistica delle storiche e abbandonate
aziende di Surigheddu e Mamuntanas diventa l'attuale terreno di scontro politico. Così anche la soddisfazione dei numerosi allevatori che occupano e lavorano da tempo parte di quelle terre [
LEGGI], con la reale possibilità di poter affittare gli appezzamenti [
LEGGI], come disposto recentemente dalla Giunta regionale, finisce per diventare oggetto della polemica.
L'ex sindaco e consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, chiama a raccolta davanti ai cancelli di Surigheddu tutti gli alleati ed ex di Centrodestra, ad iniziare dalla Lega, Psd’Az, Patto Civico, Ncd, Fratelli d'Italia, Azione Alghero e Udc. Protestano contro quella che definiscono una «vendita al buio» e perdi più «priva di strategia e di attenzione alle esigenze del territorio provinciale».
La coalizione di Centrodestra protesta anche perché, a loro giudizio, verrebbe completamente calpestata l'intesa istituzionale stipulata il 19 aprile 2007 proprio tra l'allora sindaco di Alghero Tedde, il presidente della Regione Soru, la Provincia di Sassari e i comuni dell'area di crisi di Sassari e Porto Torres. Intesa che, tra le altre cose prevedeva un utilizzo dell'area di Surigheddu a fini agricoli con contestuale inserimento di strutture ricettive a rotazione d'uso ed un centro benessere, per un investimento complessivo di circa 55 milioni di euro e una previsione di circa 300 occupati.
I manifestanti si domandano «se questo violento cambio di rotta, che annulla unilateralmente accordi e progetti condivisi, costituisca una presa di distanze dai progetti dell’allora Presidente Soru o la volontà di svendere a soggetti politicamente contigui». Ed invitano i sindaci di Alghero e Sassari e quelli della Rete Metropolitana «a prendere posizione a tutela delle imprese di un territorio che possiede importanti realtà dell’agricoltura e dell’agroindustria, e riconosciute eccellenze a livello nazionale».
Sull'argomento la posizione del Primo cittadino di Alghero è nota e pubblica da tempo. «Eventuali grandi gruppi nazionali o internazionali che vogliano acquisire il compendio devono garantire prospettive concrete alle imprese locali e agli agricoltori del territorio, che in forma associata o cooperativistica possano trovare sbocchi di mercato fino ad oggi impensati. E questa indicazione di compartecipazione delle imprese locali deve essere esplicitamente prevista e contemplata» dichiarava Mario Bruno in occasione della recente pubblicazione della delibera di indirizzo della Giunta Regionale [
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Nella foto: Francesco Pigliaru e Marco Tedde a Surigheddu in occasione di un primo sopralluogo del presidente nella storica e abbandonata azienda algherese