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Red 19 aprile 2018
Bilancio regionale 2016: ok dalla Corte dei conti
«Abbiamo ridotto il debito e raggiunto ottimi risultati. Lavoriamo per fare sempre meglio», dichiarano con soddisfazione il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru e l´assessore regionale del Bilancio Raffaele Paci


CAGLIARI - «Siamo molto soddisfatti, è stato un anno complicato, perché la sentenza della Corte costituzionale ci ha obbligati a rivedere alcune impostazioni del Bilancio, anche se puramente formali. Ma è stato anche un anno in cui abbiamo ottenuto risultati importanti, soprattutto in termini di risanamento dei conti con una forte riduzione del debito, certezza delle entrate, tempi più rapidi nei pagamenti, forte riduzione dell’abbandono scolastico, impegno sulle politiche sociali come nessun altra regione italiana, certificazione di tutti i fondi europei della programmazione 2007-2013. Continueremo su questa strada, per garantire solidità e trasparenza dei conti a tutela delle casse della Regione e di tutti i cittadini». L’ha dichiarato il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru dopo la parifica del Bilancio regionale 2016 da parte della Corte dei conti.

Secondo l’assessore regionale del Bilancio Raffaele Paci, uno dei risultati più importanti raggiunti nel rendiconto 2016 è stato sicuramente la forte riduzione del debito attraverso l’abbattimento di residui passivi e perenzioni. Proprio la riduzione del debito pubblico è stata indicata ieri (mercoledì) come priorità assoluta per le Pubbliche amministrazioni italiane da parte del Fondo monetario internazionale. «Sull’indebitamento complessivo della Regione abbiamo ottenuto risultati senza precedenti - spiega Paci - I residui passivi, ovvero le somme da pagare, sono passati da 5miliardi del 2013 a 3,2miliardi del 2016; i residui attivi, cioè le somme da incassare, da 4 a 3,7miliardi. Questo significa che, invece di avere un debito occulto di un miliardo come nel 2013, la Regione nel 2016 ha registrato un attivo di 500milioni. Le perenzioni sono calate da 2,3 a 1,3miliardi. La percentuale fra impegni di spesa e stanziamenti è migliorata passando all’82,1percento del 2016 dal 76,7percento del 2015. I tempi di pagamento sono molto migliorati e sono inferiori rispetto alla media nazionale. Sono numeri che parlano chiaro – ha sottolineato Paci - frutto di un duro e non facile impegno quotidiano, che oggi la Corte ha riconosciuto con la parifica».

La chiusura del Bilancio 2016 è stato poi reso particolarmente complicato dalle norme del bilancio armonizzato, di non facile lettura, sia nella interpretazione, sia nell'applicazione, e dalle indubbie difficoltà ad affrontare i cambiamenti organizzativi che dall’armonizzato derivano. Sebbene lo Stato pretenda dalle Amministrazioni regionali il bilancio armonizzato, per se stesso non l’ha ancora applicato, continuando a rinviarlo. «La Sardegna sul bilancio armonizzato non ha fatto sperimentazione, ci siamo trovati di fronte a norme nuove e complesse, spesso farraginose, e da questo sono dipesi i ritardi, che però stiamo recuperando pienamente - spiega l'assessore - La Regione ha speso e rendicontato tutte le risorse della programmazione 2007-2013. E lo ha fatto esattamente nei tempi previsti dalla normativa europea, senza neanche un giorno di ritardo: la normativa prevedeva che si potesse rendicontare fino a marzo 2017, e noi abbiamo rendicontato tutti i fondi nei tempi previsti. Per quanto riguarda il ciclo 2014-2020, di fatto si è partiti nel 2016, perché prima è necessario definire tutte le non semplici procedure gestionali. Stiamo accelerando sulla spesa dei fondi, siamo in linea con le altre regioni e contiamo di centrare tutti gli obiettivi previsti».

«Abbiamo certezza delle entrate, che sono aumentate, e abbiamo ottenuto regole chiare con la chiusura delle norme di attuazione. La Corte nella sua relazione sollecita giustamente la capacità della Regione di ottenere tutte le risorse che ci spettano. E questo è un impegno quotidiano, dei miei uffici e mio personale, grazie anche alla chiusura da parte di questa Giunta della Vertenza entrate, con le norme di attuazione, dopo oltre dieci anni di attesa. Continueremo a governare la Regione con il massimo dell’impegno: per questo apprezziamo le sollecitazioni che arrivano dalla Corte dei Conti, e sono sicuro che continueremo a ottenere risultati importanti per la Sardegna», conclude l'esponente della Giunta Pigliaru.

Nella foto: Francesco Pigliaru e Raffaele Paci
Commenti
26/3/2024
«Usare la “cerimonia della campanella” per il passaggio di consegne tra il presidente uscente della Regione e quello eletto a me sembra una cosa mortificante». Non usa mezzi termini l´ex presidente Francesco Pigliaru


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