«Bene la modifica del regolamento approvata dal Consiglio regionale», sottolinea con soddisfazione il presidente della Regione autonoma della Sardegna
CAGLIARI - «Questa modifica del regolamento, resa possibile grazie all’impegno della nostra coalizione, riprende buone pratiche già sperimentate con successo nel nord Europa ed è particolarmente importante da più punti di vista». Sono le parole del presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru sulla modifica del Regolamento di attuazione della legge regionale n.43/2005, modifica incentrata sui servizi di educazione familiare e domiciliare ed approvata ieri mattina (giovedì) dal Consiglio regionale.
«Il miglioramento delle regole rispetto all’impostazione precedente permetterà di poter trasformare concretamente l’esperienza personale in lavoro – prosegue Pigliaru - creando opportunità di occupazione soprattutto femminile. Nello stesso tempo sarà favorita la presenza del servizio educativo anche in quei piccoli Comuni, soprattutto nelle zone rurali, che finora non sono riusciti a metterlo a disposizione delle loro comunità, ma che adesso potranno impegnarsi per agevolare questo processo. Ma importante è anche l’integrazione al regolamento che riguarda il cosiddetto “Gruppo appartamento”», aggiunge il presidente, in riferimento alla forma di abitare assistito rivolta in particolare a persone affette da disabilità psichica e che prevede in Sardegna, prima regione in Italia, il coinvolgimento costante di utenti e familiari esperti.
«Grazie a questa proposta innovativa, potranno partecipare all’attuazione di percorsi di cura persone che hanno vissuto da vicino la malattia e il disagio – conclude il governatore dell'Isola - aumentando le possibilità di reinserimento nella società e costruendo nello stesso tempo una forma efficace di supporto al benessere sociale».
Nella foto: il presidente della Regione Francesco Pigliaru
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