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Red 9 maggio 2018
Giuseppe Manno: la Regione interviene per le celebrazioni
Alghero celebra Manno nel 150esimo anniversario dalla morte. La Regione lo inerisce nei destinatari degli stanziamenti per i cittadini illustri della Sardegna. «Si arricchisce il ciclo di attività in onore di un grande protagonista della storia sarda», dichiara l´assessore comunale alla Cultura Gabriella Esposito


ALGHERO - La figura di Giuseppe Manno sarà al centro di manifestazioni celebrative anche con il suggello della Regione autonoma della Sardegna, che ha inserito il programma di stanziamenti in onore dell’illustre concittadino, magistrato e politico, tra i personaggi protagonisti della storia e della cultura sarda. Lo ha riferito ieri (martedì), nel corso della presentazione di Monumenti aperti, l’assessore comunale alla Cultura e Turismo Gabriella Esposito, che ha ottenuto al riguardo dall’Assessorato regionale ai Beni culturali la garanzia sulla formalizzazione della procedura a cui conseguirà apposito finanziamento per promuove un ciclo di eventi dedicati a Manno.

Nell’anno del 150esimo anniversario della sua morte, Alghero sta già celebrando Giuseppe Manno attraverso le iniziative in calendario nell’ambito di Monumenti aperti, con un itinerario ad hoc ed eventi speciali le tappe della sua vita. «Il naturale riconoscimento da parte della Regione di Giuseppe Manno, ampiamente identificato come il più grande storico sardo, ci consentirà di continuare ed arricchire il ciclo di attività culturali in suo ricordo, nel segno della sinergia tra istituzioni ed associazioni che la città sta mettendo in campo con successo per Monumenti aperti», afferma Esposito.

Manno fu un magistrato ed un politico che spese grandissima parte della sua vicenda pubblica a Torino (primo ufficiale della Segreteria di Stato, segretario privato di Carlo Felice, consigliere della Corona e del Supremo consiglio di Sardegna, presidente del Senato del Regno d’Italia e della Corte suprema di cassazione), anche se fu soprattutto per l’attività di storico della sua terra natale ad essere celebrato dai contemporanei. Prima la “Storia di Sardegna”, pubblicata nel 1825-27, poi la “Storia moderna di Sardegna”, nel 1842, contribuirono a dargli una fama che fu vastissima in Sardegna. Dagli studiosi dell'Isola venne considerato il padre fondatore della storiografia sarda. Nel 2016, l’Amministrazione comunale ottenne analogo riconoscimento per le celebrazioni del centenario dalla nascita di Antonio Simon Mossa, architetto, politico, intellettuale, legato per tutta la sua vita alla città di Alghero.
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