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Porto Torres 24notiziesassariCronacaArresti › Marijuana: 17 arresti in Sardegna
Red 4 giugno 2018
Marijuana: 17 arresti in Sardegna
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Sassari, con il decimo Nucleo Elicotteri Carabinieri di Olbia Vena Fiorita, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna, due unità cinofile, dai Comandi Provinciali dei Carabinieri di Cagliari e Nuoro, dal Reparto Territoriale Carabinieri di Olbia e dalle Compagnie Carabinieri di Ozieri, Tempio Pausania, Macomer, Sassari, Bono, Alghero e Porto Torres, hanno arrestato 17 persone per coltivazione, produzione e traffico di sostanze stupefacenti


SASSARI – All'alba di oggi (lunedì), sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Sassari che ha diretto l’intera attività investigativa, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Sassari, con il decimo Nucleo elicotteri Carabinieri di Olbia vena fiorita, dallo Squadrone eliportato cacciatori Sardegna, due unità cinofile per la ricerca di armi, esplosivo e droga, dai Comandi provinciali dei Carabinieri di Cagliari e Nuoro, dal Reparto Territoriale Carabinieri di Olbia e dalle Compagnie Carabinieri di Ozieri, Tempio Pausania, Macomer, Sassari, Bono, Alghero e Porto Torres, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sassari, su richiesta della stessa Procura, nei confronti di diciassette indagati che, a vario titolo ed in concorso tra loro, sono ritenuti responsabili di produzione, coltivazione, traffico, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. L’operazione “Green Thumb” è stata avviata il 9 aprile 2017 quando, in un bar di Alà dei Sardi, per futili motivi, era stato ucciso con due colpi di pistola il 47enne Pietro Nieddu.

Alcune ore dopo il delitto, grazie all’opera di mediazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Ozieri, si era costituito il 27enne autore dell’omicidio. Nel corso delle indagini, tra la fine di aprile ed i primi di maggio, erano emerse sospette attività illecite da parte di alcuni parenti dell’autore del delitto. Con numerosi servizi di osservazione, pedinamento e controllo, erano stati documentati diversi incontri clandestini tra alcuni individui, le loro trattative ed i loro contatti. Le indagini hanno dimostrato che il centro nevralgico dell’organizzazione del traffico di ingenti quantitativi di droga era gestito ad Alà dei Sardi da personaggi del luogo, a loro volta in contatto con numerosi abitanti di Olbia. Questi ultimi avevano messo in piedi una fittissima rete di traffico e di spaccio che, soprattutto nel periodo estivo ed in concomitanza con la maggiore presenza di turisti, era in grado di rifornire moltissimi locali e strutture ricettive non solo della Costa Smeralda, ma più diffusamente di tutto il nord-est della regione.

Durante le indagini, tra agosto e settembre 2017, i militari del Nucleo Investigativo avevano anche sequestrato due vastissime piantagioni di marijuana ed arrestato quattro persone. Il 21 agosto 2017, dopo prolungati servizi di osservazione nelle campagne tra Monti e Berchidda, con la collaborazione dello Squadrone eliportato Cacciatori Sardegna e del Reparto territoriale di Olbia veniva sequestrata una fra le più vaste piantagioni di cannabis sativa mai rinvenute nell’Isola, 4887 piante, ed arrestati in flagranza, mentre vigilavano e si prendevano cura delle piante, un 40enne olbiese ed un 30enne di Onanì già noto alle Forze dell'ordine. Dopo il ritrovamento, tutto l'impianto di pompaggio e di irrigazione, compresi gli 8chilometri di tubature con annessi raccordi, veniva sequestrato e reso inefficiente. La marijuana era stata estirpata e, dopo un campionamento, distrutta. Il ricavato dalle cessioni illecite dello stupefacente, quantificato in diversi quintali, è stato stimato in circa 15milioni di euro.

Nel corso di successivi accertamenti e di ulteriori servizi di osservazione nella stessa area, i militari del Nucleo Investigativo provinciale, stavolta con la collaborazione dei Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine natura Nipaaf distaccato ad Alghero, il 7 settembre 2017 avevano sequestrato un’altra enorme piantagione di marijuana, 2.534 piante, ed arrestato un 34enne allevatore di Nule ed un 30enne macellaio olbiese, ma residente a Padru, mentre innaffiavano e curavano la coltivazione. L’operazione odierna, nel suo complesso, ha consentito di interrompere un ingente ed altamente remunerativo flusso di stupefacenti destinato soprattutto ai giovani. Con il provvedimento restrittivo odierno è stata disposta la custodia cautelare in carcere a dieci persone e e quella degli arresti domiciliari per altri sette.


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