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Red 16 giugno 2018
Sanità: Pigliaru ed Arru a Sassari
Gli esponenti della Regione autonoma della Sardegna sono giunti nel capoluogo turritano per l´inizio dei lavori del nuovo ospedale. «Ulteriore tassello nella costruzione della rete», hanno sottolineato


SASSARI - È stato finanziato con 195milioni di euro (oltre la metà del Patto per la Sardegna) il nuovo ospedale di Sassari, i cui lavori partiranno con la demolizione del Palazzo rosso, nel quale sorge il reparto Materno infantile. La consegna dei lavori è avvenuta ieri (venerdì), con una cerimonia cui hanno preso parte il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, gli assessori regionali della Sanità Luigi Arru e dell'Industria Maria Grazia Piras, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il rettore dell'Università di Sassari Massimo Carpinelli ed il sindaco Nicola Sanna. Ad illustrare brevemente il progetto del nuovo ospedale Materno infantile, per la realizzazione del quale ci sono a disposizione 95milioni da finanziamento Fsc, insieme al direttore generale dell'Azienda ospedaliero universitaria Antonio D'Urso, era presente l'architetto Massimo Peresso della Salc, la società che si è aggiudicata la gara.

«Oggi mettiamo un altro tassello nella costruzione della rete ospedaliera, che a sua volta è parte centrale del progetto di riforma della sanità - ha esordito Pigliaru - In questo ospedale, che sarà al servizio non solo di Sassari, ma di tutta la Sardegna, abbiamo investito complessivamente 195milioni, 95 della precedente programmazione Fsc, che per inaccettabili ritardi del passato stavano andando perduti e che noi siamo riusciti a recuperare, e 100 dal Patto per la Sardegna. Patto di cui abbiamo parlato ieri a Roma con la nuova ministra per il Sud Lezzi e che è interamente confermato. Ed è un tassello che ribadisce il ruolo essenziale di Sassari nella sanità in Sardegna dopo la scelta come sede della Ats. Nella visione logica, chiara, che sta alla base del disegno della rete sanitaria, questo sarà un hub di eccellenza, ma per costruirlo dobbiamo buttare giù, come facciamo oggi, quanto di vecchio abbiamo ereditato dal passato e non serve più. E se spostiamo la prospettiva, è quello che sta succedendo proprio con la riforma sanitaria. Per costruire il nuovo bisogna liberare il terreno dal vecchio. Questo prende tempo e fatica, e come tutti i lavori in corso causa per i cittadini disagi di cui ci scusiamo. È un nostro impegno tagliare al massimo i tempi della transizione, andando con determinazione e trasparenza a costruire questo disegno tanto complesso quanto necessario. Da qui a breve apriremo un dibattito pubblico sul tema, così come abbiamo fatto per l'urbanistica, per spiegare a che punto siamo, accogliere suggerimenti, critiche e idee: la riforma è un percorso definito - ha concluso il governatore dell'Isola - ma possiamo migliorarlo con il contributo di tutti».

«Oggi qui si realizza il frutto di una seria programmazione - ha rilanciato Arru - Questo sarà l'ospedale della Sardegna, non solo di Sassari, e rappresenterà una risposta moderna alle richieste della Sanità sarda. Non possiamo non ringraziare quanti ci hanno creduto, dall'ex commissario Giuseppe Pintor alla attuale Direzione generale dell'Aou. E con loro tutti gli operatori che lavorano per dare a questa regione una sanità di qualità, moderna e in rete». Carpinelli ha sottolineato la perfetta sintonia con l'azienda ospedaliera e le importanti risorse umane ed economiche messe a disposizione dall'Ateneo. Anche per Sanna, il nuovo ospedale sarà un importante segnale per Sassari e per tutto il nord Sardegna. «Sarà un nuovo Materno infantile degno di un ospedale del terzo millennio - ha detto D'Urso - Disporrà di tecnologie, arredi e comfort che una moderna struttura ospedaliera deve dare per l'assistenza alle donne e ai bambini per ogni problema di salute». Ha quindi ricordato che questa rappresenta la prima tappa di un percorso di ammodernamento strutturale ed impiantistico del presidio ospedaliero di Sassari. In chiusura, nel ricordare che i lavori, inevitabilmente, potranno portare disagi per la viabilità ed i parcheggi, il manager ha annunciato che a breve, «grazie a un accordo con Ats, il Palazzo Rosa di Via Monte Grappa entrerà a far parte del patrimonio dell'Aou e qui saranno messi a disposizioni tre piani di parcheggi per gli operatori e i visitatori».

La demolizione del Palazzo rosso prevede prima lo svuotamento (stripping) di impianti ed infissi interni, quindi si partirà con la demolizione vera e propria, con una sorta di escavatore dotato di pinza idraulica. Tempo complessivo previsto, circa sei mesi. Nel frattempo, dovranno essere realizzate le nuove camere mortuarie al palazzo Clemente, quindi si dovrà procedere alla demolizione delle camere mortuarie del Santissima Annunziata per poter iniziare gli scavi e realizzare i sotterranei (parcheggi) del nuovo materno infantile. Il finanziamento iniziale è di 95milioni a valere su fondi Fsc: l'importo di contratto è di poco superiore ai 71milioni di euro, dei quali 1,7milioni per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d'asta.

Nella foto: un momento dell'incontro
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