Mariangela Pala
7 agosto 2018
Legge 20: mamme infuriate davanti al Comune
Un gruppo di mamme infuriate hanno protestato questa mattina davanti al Palazzo comunale di piazza Umberto I. Rappresentano le 160 famiglie che non percepiscono dal mese di giugno i contributi previsti dalla Legge regionale 20
PORTO TORRES - Tre mesi senza alcun sussidio economico per affrontare le terapie a cui ogni mese devono essere sottoposti i loro figli. Un gruppo di mamme infuriate hanno protestato questa mattina davanti al Palazzo comunale di piazza Umberto I. Rappresentano le 160 famiglie che non percepiscono dal mese di giugno i contributi previsti dalla Legge regionale 20 del 1997 previste a favore di persone affette da disturbi psichiatrici.
«Riteniamo sia solo una mancanza di rispetto negare a bambini ed adulti il beneficio della Legge 20, - protestano le mamme – perché significa essere costretti ad interrompere le cure e le terapie dei propri figli con le conseguenze che ne derivano». Dagli uffici e dall’assessorato ai Servizi sociali le risposte alle richieste di chiarimenti non sono confortanti. Molto spesso le domande restano sospese a lungo negli uffici comunali dove c’è carenza di personale, un’efficienza pagata a caro prezzo dalle genitori e dai bambini che hanno bisogno di cure e non possono sospenderle.
Sacrifici che gravano sulle famiglie vittime della burocrazia e della lentezza con cui si trovano ad operare alcuni settori come quello dei Servizi sociali, dove le risorse economiche anche quando ci sono restano ferme nei cassetti dell’Ente. La protesta delle mamme si è conclusa con un incontro col sindaco Sean Wheeler a cui hanno chiesto risposte immediate per una situazione di emergenza che perdura da troppo tempo.
|