Il Governo Di Maio-Salvini blocca tutti gli investimenti programmati sulle periferie delle principali città della Sardegna. Rivolta degli amministratori locali. Sfumano investimenti per milioni di euro
SASSARI - Col Milleproroghe approvato dal parlamento arriva la prima, vera, mazzata indirizzata agli enti locali. Il Governo 5 Stelle-Lega, infatti, inserisce nella legge l'emendamento che blocca tutti gli investimenti programmati sulle periferie delle principali città d'Italia, Sardegna compresa. In pratica slitta di ben due anni l’efficacia delle convenzioni stipulate con i comuni capoluogo che hanno beneficiato dei finanziamenti per il bando "periferie". Un colpo durissimo per tutti quei comuni che addirittura avevano già esperito le gare per le progettazioni e la realizzazione delle opere. Solo in Sardegna il blocco riguarda decine di milioni.
Durissima la presa di posizione dei deputati Michele Anzaldi, Carla Cantone, Nicola Pellicani, Ubaldo Pagano, Mauro Del Barba, Mario Morgoni, Gavino Manca, Francesco Critelli, Davide Gariglio, Paolo Siani, Carmelo Miceli e Umberto Del Basso De Caro. Ma a protestare sono anche numerosi sindaci.
Quello di Sassari, Nicola Sanna, addirittura invia una lettera al presidente del Consiglio: «Spiace, infine, constatare che i sedicenti "amici del popolo" oggi al governo puntino a minare l'efficacia di un intervento atteso da oltre quarant'anni, e ispirato da uno dei migliori architetti al mondo, Renzo Piano» scrive. A Sassari risultano in fase di approvazione definitiva e successivo affidamento i progetti che riguardano i quartieri di Baddimanna, Sassari 2, Latte Dolce e Santa Maria di Pisa, per un totale di 18 milioni di euro. Mentre addirittura il recupero dell'ex Sert è stato già affidato.
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