Mariangela Pala
9 agosto 2018
Porto Torres, suolo pubblico: fumata grigia con i commercianti
Sono ancora le strutture amovibili, i gazebo all’esterno di bar e locali, il nuovo pomo della discordia destinato ad incrinare ulteriormente i rapporti tra commercianti e amministrazione comunale
PORTO TORRES - Sono ancora le strutture amovibili, i gazebo all’esterno di bar e locali, il nuovo pomo della discordia destinato ad incrinare ulteriormente i rapporti tra commercianti e amministrazione comunale. E’ fumata grigia nell’incontro tra esercenti e la commissione Attività produttive presieduta da Loredana De Marco e con la partecipazione del vice sindaco e assessore alle Attività produttive Marcello Zirulia. All’incontro hanno partecipato alcune decine di titolari di bar, ristoranti e negozi che hanno rivendicato i loro investimenti fatti sulle loro attività.
Una vertenza esplosa nei giorni scorsi dopo l’approvazione dell’adeguamento sostanziale al Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico e per le installazioni delle strutture amovibili ch entrerà in vigore entro dicembre 2018. «Proprio in merito al regolamento abbiamo ribadito i concetti già espressi più volte – ha detto la presidente De Marco - non abbiamo imposto un cambio radicale delle strutture amovibili, ma abbiamo voluto lasciare la possibilità di un adeguamento, cioè prevedere la riverniciatura e se necessario, il cambio del tetto. È vero che questo potrebbe comportare per alcuni l'impegno di risorse economiche, ma andrà a beneficio dell'immagine della città e, soprattutto, abbiamo dato la possibilità di incrementare la porzione di suolo pubblico sistemando sedie, tavolini e ombrelloni».
Nelle modifiche no alle verande realizzate con tegole o elementi similari ma alla tinteggiatura in colore bianco tenue delle strutture esterne in legno, le coperture dovranno essere in vetro policarbonato o con teli antipioggia di colore bianco. No alle verande realizzate con tegole o elementi similari. Interventi che trascorsa la stagione estiva i commercianti dovranno pensare di effettuare «affrontando sacrifici e spese per un adeguamento sul quale l’amministrazione non ci ha coinvolto in tempo per poter influire sulle decisione della Soprintendenza che chiede le modifiche in modo da essere più consone nel contesto locale». La presidente De Marco spiega: «abbiamo dato indirizzo alla struttura, dopo aver ricevuto le segnalazioni, di concedere le concessioni per le bancarelle non davanti alle vetrine dei negozi, ma al centro della carreggiata. Favoriremo l'afflusso di persone anche chiudendo un largo tratto del corso, con l'auspicio di renderlo ancora vivo e favorire le attività».
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