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Red 13 agosto 2018
Iscol@: nuove strutture in Gallura
Innovazione ed alta qualità architettonica: il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru ha firmato l´intesa per la realizzazione della nuova sede dell´Ipsar di Budoni e del convitto di Arzachena


ARZACHENA - Iscol@ innova e da il via ai progetti pilota a carattere sperimentale nelle scuole secondarie di secondo grado ad indirizzo turistico, nautico, agricolo e tecnologico. Il capitolo dedicato alle “Scuole del Nuovo Millennio” del programma straordinario di edilizia scolastica, fortemente voluto dalla Giunta Pigliaru, si rafforza con la progettazione di nuovi modelli di istituti innovativi caratterizzati da una didattica di qualità e capaci di rispondere alle esigenze formative dei territori. A Villa Devoto, il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru ha sottoscritto, con la Provincia di Sassari, il Comune di Budoni e l’Autonomia scolastica Ipsar “Costa Smeralda” di Arzachena, l’Intesa per la realizzazione della nuova sede di Budoni dell’Istituto Professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione e per la riqualificazione del Convitto di Arzachena. Per i due interventi, sono stati stanziati 6,2milioni di euro. Alla conferenza stampa sono intervenuti l'assessore regionale della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena, il commissario della Provincia di Sassari Guido Sechi, il sindaco di Budoni Giuseppe Porcheddu, la dirigente scolastica Fabiola Martini ed il coordinatore scientifico del gruppo di progettazione Antonello Sanna.

«Iscol@ è un programma ambizioso e complesso ed è una delle politiche delle quali andiamo più orgogliosi - ha spiegato Pigliaru - Abbiamo detto molte volte che cosa significa in termini di manutenzione degli edifici scolastici, di cantieri che danno lavoro con numeri in continuo aumento, di progetti per le scuole del nuovo millennio, che sono ben ventiquattro e fanno della Sardegna molto probabilmente la prima regione italiana per investimenti di questo tipo. Quello che vogliamo sottolineare oggi, all'interno di questo piano di azioni così ampio, è una prospettiva specifica di cui il progetto pilota di Budoni e Arzachena è modello eloquente. Per troppo tempo istituti professionali e tecnici sono stati considerati di serie B e troppo spesso trascurati. Ma si tratta di scuole importantissime, che creano competenze e professionalità di cui abbiamo gran bisogno e che sono molto richieste dal mercato. Scommettere su di loro, come stiamo facendo noi ora, significa dare ai nostri giovani opportunità in più - ha concluso il governatore dell'Isola - e ai nostri territori gli strumenti primari per crescere».

«Questi progetti innovativi nell’ambito di Iscol@ vanno ad arricchire e completare tutta la filiera dell’istruzione che abbiamo costruito in questi anni, con visione, costanza nel lavoro e nelle politiche, e fatti concreti che si sono tradotti in investimenti di grandi risorse finanziarie che hanno permesso sia la ristrutturazione che la nascita di nuove scuole nell’isola di ultima generazione. Abbiamo oggi infrastrutture adeguate a una didattica sempre più fluida e legata ai cambiamenti sociali ed economici – ha proseguito Dessena– senza dimenticare poi che il Turismo e l’Agricoltura sono due temi in Sardegna da sviluppare con coraggio e determinazione, campi nei quali c’è necessità di eccellenze e risorse umane che possano portare sviluppo in chiave tecnologica, moderna e anche concorrenziale. La Regione sta facendo la sua grande, grandissima parte, e non abbandona neppure le trattative serrate con il Governo per avere per la scuola e l’università le risorse umane e finanziare delle quali necessita».

Come per tutte le Scuole del nuovo Millennio, si parte dall’idea che l’ambiente e lo spazio educativo devono essere studiati per rispondere alle funzioni dell’apprendimento, sia dal punto di vista didattico, sia dell’abitabilità e del benessere. I progetti, di carattere sperimentale, saranno realizzati dall’Università degli studi di Cagliari e dal Politecnico di Milano. Si caratterizzeranno per l’alta innovazione tecnologica, l’elevato design architettonico, la sostenibilità ambientale dei materiali e la velocità di esecuzione. A Budoni, la nuova sede sostituirà l’attuale, che è in stato di degrado, ha spazi insufficienti ed è localizzata in area ad elevato rischio idrogeologico, situazioni che attualmente rendono molto difficile il normale svolgimento delle lezioni. La Regione finanzierà i progetti con 5milioni, la Provincia di Sassari cofinanzierà per un importo pari a 1,2milioni ed il Comune di Budoni cederà a titolo gratuito il terreno su cui sorgerà la nuova sede. Le risorse saranno così ripartite: 4,4milioni per la realizzazione della nuova sede di Budoni ed 1,8milioni per il Convitto di Arzachena. Convitto che sarà studiato per permettere, con soluzioni architettoniche idonee, la realizzazione di una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni, ed ancora allo sviluppo delle potenzialità di ogni studente. Il Convitto, in quest'ottica, si pone come “ambiente educativo”, dove si prevedono interventi didattici differenziati ed individualizzati per colmare eventuali situazioni di svantaggio che consentano a ciascun ragazzo di inserirsi in modo consapevole nella vita sociale.

Nella foto: il presidente regionale Francesco Pigliaru
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