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Red 20 agosto 2018
Porto Torres ed Asinara: al via Pensieri e parole
Da domani a domenica, è in programma la 13esima edizione del festival. In programma pellicole dedicate alla legalità ed anteprime sull´isola parco. A Porto Torres, la proiezione di “Oh, mio Dio!”


PORTO TORRES - Il cinema e lo spettacolo della natura, da Porto Torres all'Asinara. Da domani, martedì 21, a domenica 26 agosto, è in programma la 13esima edizione del festival “Pensieri e parole”. Tante anteprime, ospiti di prestigio sull'isola parco ed anche una proiezione nel territorio cittadino, venerdì 24, davanti al mare della Renaredda. L'evento è stato presentato questa mattina (lunedì) nella sala Giunta del Comune dal vicesindaco Marcello Zirulia, dal direttore del Parco Pierpaolo Congiatu e dal direttore artistico della manifestazione Sante Maurizi. «Pensieri e parole è una proposta culturale ormai consolidata sull'isola parco. All'Asinara si svolgerà una rassegna ricca di ospiti e contenuti – ha affermato Zirulia – con riflessioni anche sul tema della legalità. Quest'anno, inoltre, è prevista una tappa nel territorio cittadino: il cinema all'aperto torna nella piazza della Renaredda con la pellicola “Oh, mio Dio!”, realizzata dall'apprezzato regista, nostro concittadino, Giorgio Amato. A nome di tutta l'Amministrazione ringrazio l'Ente Parco dell'Asinara e la Direzione del festival, perché attraverso una comunione d'intenti siamo riusciti a superare, insieme, ogni difficoltà». «La prima edizione si svolse nel 2006 – ha ricordato Congiatu – e fu un'avventura, soprattutto su un'isola come l'Asinara dove ogni evento richiede sforzi enormi. Il festival è riuscito a trovare una continuità. L'Asinara si presta a tali iniziative: la location di Cala Reale sembra essere quella più indicata, anche per la logistica e i trasporti».

Interviene Maurizi: «ci siamo accorti di quanto l'isola sia cambiata in positivo dalla prima edizione ad oggi. Porto Torres ha l'onore, ma anche l'onere di occuparsi di questo luogo lontano dal centro abitato: è un'isola che può “avvicinarsi” alla città anche grazie a un evento culturale come Pensieri e parole. Il Comune di Porto Torres e il Parco sono partner istituzionali indispensabili, assieme al Mibact e all'associazione Liberos. È nata anche una bella collaborazione con Libera, che ha portato allo sviluppo di un segmento speciale della rassegna, dedicato al tema del cinema e della legalità, a Cala d'Oliva». All'interno dell'Asinara, sarà attivo il servizio di trasporto tra Fornelli, Cala Reale e Cala d'Oliva per consentire alle persone in arrivo da Porto Torres o Stintino di raggiungere le sedi dell'evento. Per prenotare le partenze marittime da Porto Torres, si può contattare l'imbarcazione Gwaihir, telefonando al numero 349/4910755, o recarsi al Molo Dogana Segni, alle 17:30. Da Stintino, il Taxiboat Isola d'Ercole (telefonando al 335/7864047 o al 366/894849).

Nutrito il programma, che prevede tra gli ospiti delle serate i registi Paolo Virzì ed Antonello Grimaldi e l'attrice Violante Placido. A Cala d’Oliva, nell’ambito dei campi “E!State liberi!”, Libera Sardegna presenta alcune pellicole sul tema “Cinema e legalità”: da domani a venerdì saranno proiettati, alle 21: “In un altro paese” di Marco Turco, “Uomini soli” di Attilio Bolzoni, “Lea” di Marco Tullio Giordana e “Così in terra” di Paolo Santolini. Prima di “salpare” per l'Asinara, il festival fa tappa a Porto Torres con l'iniziativa “Cinema alla Renaredda”, che venerdì, alle 21, propone «Oh, mio Dio!» di Giorgio Amato. Regista e sceneggiatore originario di Porto Torres, Amato è un sociologo specializzato in criminologia forense. Nel 2015, ha diretto la black comedy “Il ministro”, con Gianmarco Tognazzi. Giorgio Amato presenta al festival il suo ultimo film “Oh mio Dio!”, un “mockumentary” in cui la fiction si mischia alla realtà di una Roma prenatalizia teatro del nuovo avvento di Cristo, interpretato da Carlo Caprioli. Il Messia trova la terra molto diversa da come l’aveva lasciata 2mila anni fa: dominata dal consumismo, dall’egoismo, quasi del tutto priva dei valori che il Figlio di Dio aveva trasmesso ai suoi discepoli. Nella colonna sonora del film anche un pezzo di Sardegna con “No potho reposare”, cantato da Ilaria Porceddu, e due attori sardi nel cast, Vanni Fois e Federico Melis. Sabato 25 si approda a Cala Reale,con “Certe notti: libri e film”: ad aprire la serata, alle 18.30, saranno la giornalista Cristina Nadotti e la scrittrice Natascha Lusenti, nota voce di Radio2, che presenta il suo volume d'esordio “Al mattino stringi forte i desideri” (Garzanti). A seguire, l’anteprima nazionale del film “Restiamo amici”, di Grimaldi. Il regista sassarese sarà presente alla premiere accompagnato dall'attrice Placido (tra gli interpreti del film con Michele Riondino) e dal produttore Gianluca Curti.

Sul traghetto da Porto Torres è prevista nella serata conclusiva una rappresentazione a cura del gruppo di attori “I Barbagialli”. È dedicata alla musica l'apertura del festival di domenica 26, alle 18.30, con “Tutti giù per terra”, concerto dei Ciurma anemica (Daniela Cossiga e Salvatore Delogu). Il programma proseguirà alle 19 con Gianni Caria, che dialogherà con Giancarlo De Cataldo ed il suo “L'agente del caos” (Einaudi). La serata conclusiva del Festival dell'Asinara sarà dedicata nel finale anche al concorso “Isole del cinema”, alla sua prima edizione, che quest'anno consegnerà il premio a Virzì per la sceneggiatura di “Ella & John”, che sarà proiettato al termine della serata. Ella e John è il primo film “americano” di Paolo Virzì, pluripremiato regista toscano (“Ovosodo”, “La prima cosa bella” e “La pazza gioia”). Il film è girato “on the road” negli Stati uniti ed è interpretato da due grandi attori, Hellen Mirren (Ella), oscar per “The Queen”, e Donald Sutherland (John Spencer), oscar alla carriera ed attore poliedrico (“Cruna dell'ago”, “Space cowboys”, “Ritorno a Could Mountain” e “Hunger games”). Infine, prosegue l’iniziativa “Che libro porteresti su un’isola deserta?”: il festival invita gli ospiti ed il pubblico che seguirà i vari appuntamenti a portare con se un libro da donare alla costituenda “Biblioteca dell’Asinara”, sul quale scrivere in breve le ragioni della propria scelta, come se fosse una dedica.
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