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M.P. 17 settembre 2018
Febbre Nilo: caso positivo a Porto Torres su cornacchia
È stato confermata dal Centro di Referenza Nazionale di Teramo la positività al virus West Nile di un esemplare di cornacchia grigia abbattuto nel Comune di Porto Torres, in località Monti Li Casi


PORTO TORRES – Febbre del Nilo: confermato un caso di positività a Porto Torres su un esemplare di cornacchia grigia. È stato confermata dal Centro di Referenza Nazionale di Teramo la positività al virus West Nile di un esemplare di cornacchia grigia abbattuto nel Comune di Porto Torres, in località Monti Li Casi, durante le attività di sorveglianza della malattia messe in campo dal Dipartimento di prevenzione dell’Assl di Sassari in collaborazione con il Settore Ambiente della Provincia di Sassari.

«Si tratta delle uniche analisi positive riscontrate dal CESME su oltre 220 esemplari di cornacchia grigia abbattuti dal mese di marzo a oggi nella Provincia di Sassari - riferisce il direttore del Servizio Sanità Animale delle Assl Sassari e Olbia, Francesco Sgarangella - e il secondo caso confermato nel territorio del Nord Ovest Sardegna, dopo la positività riscontrata su un pool di zanzare catturate all’interno della zona aeroportuale di Alghero Mentre siamo in attesa del responso da parte del Centro di Referenza di una positività confermata dai laboratori dell’Istituto Zooprofilattico di Sassari su un tacchino di un allevamento di Ardara in località Marmoriu».

«Di ieri - continua Sgarangella - è invece la notizia della morte di un cavallo, su cui era stato precedentemente diagnosticato un sospetto di malattia, sia su base clinica (sintomi neurologici) che su base sierologica (presenza di anticorpi specifici) nel territorio del Comune di Oschiri in località Sa Pramma. Gli esami di laboratorio sugli organi prelevati alla necroscopia chiariranno se si tratta di un caso confermato di Febbre del Nilo». Al momento non esiste alcun caso sospetto nell’uomo nelle Province di Sassari e Olbia e tutti i test effettuati in via precauzionale nei centri trasfusionali hanno fornito esito negativo.

È opportuno che la popolazione continui ad adottare tutte le misure idonee per evitare di essere punta dalle zanzare o da altri insetti per evitare la trasmissione di eventuali agenti patogeni. I consigli per prevenire il virus. Per ridurre il rischio di trasmissione della Febbre del Nilo, la misura preventiva più efficace è quella di evitare la puntura di zanzare. È consigliato: utilizzare repellenti per insetti attenendosi alle indicazioni fornite nel libretto illustrativo o sulla confezione; le zanzare sono più attive al tramonto e all'alba: in queste ore, indossare indumenti a maniche lunghe e pantaloni o restare a casa.

Svuotare l'acqua stagnante dai vasi di fiori, secchi, copertoni e barili; cambiare spesso l'acqua delle ciotole per animali in modo che non ristagni; quando non vengono usate, mantenere le piscine per bambini vuote o coperte; trattare regolarmente (ogni 15 giorni circa) i tombini e i pozzetti di sgrondo delle acque piovane le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi reperibili presso le farmacie; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana. Per quanto riguarda gli equidi l’unica misura di prevenzione alla malattia è rappresentata dalla vaccinazione che è a carico del proprietario degli animali.

Nessun limite viene, invece, imposto per quanto riguarda la movimentazione degli equidi in aree endemiche ma è opportuno attuare dei programmi di profilassi vaccinale prima di tali spostamenti, sopratutto verso territori dove è stata recentemente dimostrata la circolazione virale. Si invitano, comunque, tutti gli allevatori a segnalare ai Servizi veterinari competenti per territorio tutti i casi di sintomatologia nervosa negli equidi che devono poi essere sottoposti ad indagini approfondite per escludere o confermare la Wnd indipendentemente dall’area geografica dove questi si manifestano. Si ricorda che negli equidi sono sintomi tipici della malattia: debolezza arti posteriori, incapacità a mantenere la stazione quadrupedale, paralisi/paresi agli arti, fascicolazioni muscolari, cecità, ptosi del labbro inferiore o paresi/paralisi dei muscoli labiali o facciali, digrignamento dei denti.


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