PORTO TORRES - E’ ritornata a pieno regime la scuola e con essa anche la mensa scolastica. Di fronte c’è l’esercito delle mamme preoccupate per i ritardi del servizio: lavorano e devono organizzarsi tra mille incombenze e per di più ci sono le ore scolastiche che rischiano di perdere i bambini che hanno scelto il tempo pieno. «Sull'avvio del servizio mensa l'amministrazione tace, - accusa il consigliere comunale Davide Tellini - moltissimi genitori attendono che il servizio possa essere erogato anche in funzione delle offerte formative legate alla fruizione del servizio. Il problema di conseguenza si riversa sulle famiglie: i genitori che hanno scelto un istituto a tempo pieno con il sabato libero, si trovano tutt’oggi con l’orario provvisorio di mezza giornata e con tutti i disagi che ne conseguono».

In alcuni istituti sono state previste due giornate alla settimana di tempo pieno che hanno obbligato i genitori ad organizzarsi con un servizio di catering esterno. Sull’argomento si trova depositata negli uffici comunali un’interrogazione del consigliere Tellini indirizzata al presidente del consiglio Gavino Bigella e all’assessore ai Servizi sociali, Rosella Nuvoli. Su segnalazione del consigliere durante il Consiglio comunale il dirigente del settore competente in quel momento non è stato in grado di comunicare maggior dettagli per ragioni di carattere tecnici amministrativo legate all'assegnazione della gara, che ha visto la partecipazione di due ditte: Gemeaz Elior Laser e All food cocktail service. Due offerte che si trovano ancora all’esame dell’organo competente per la proposta di aggiudicazione che non risulta ancora pubblicata.

«Considerato che la mensa scolastica deve essere considerato un servizio pubblico essenziale per garantire a tutti gli alunni un pasto completo, tutti i giorni, senza eccezioni – sottolinea Tellini – chiedo quali sono le ragioni, sia politiche che gestionali, per cui, ad oggi, non è stata pubblicata la proposta di aggiudicazione e se l'amministrazione intende avviare sin da subito il servizio mensa, nelle more della presentazione di eventuali ricorsi». Il consigliere chiede date certe entro le quali attivare il servizio da offrire ai ragazzi, «premettendo che lo stesso è collegato alla proposta formativa degli alunni e, di riferire se eventuali ritardi possano essere oggetto di verifiche di carattere sanzionatorio».