Il mandolino virtuoso di Emanuele Buzi, protagonista domani sera all´Auditorium del Conservatorio di Cagliari, con l´Orchestra Palestrina, per un concerto dedicato all´arte di Antonio Vivaldi, nell´ambito del progetto “Il solista e l´orchestra”, incastonato nella Stagione concertistica 2018/“Da Scarlatti al Terzo Millennio”, a cura degli Amici della musica di Cagliari
CAGLIARI - Nel segno di Antonio Vivaldi, con il mandolino di Emanuele Buzi (nipote del celebre virtuoso cagliaritano Giuseppe Anedda ed allievo di Dorina Frati), protagonista domani, giovedì 11 ottobre, alle 18, all'Auditorium del Conservatorio “G.Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, con l'Orchestra Palestrina, per un nuovo appuntamento con il progetto “Il solista e l'orchestra”, incastonato nella Stagione concertistica 2018/“Da Scarlatti al Terzo Millennio”, organizzata dagli Amici della musica di Cagliari. Focus sul popolare strumento a pizzico (con accordatura identica al violino) simbolo della musica napoletana (e non solo), utilizzato anche da Wolfgang Amadeus Mozart nel “Don Giovanni” ed a cui Ludwig van Beethoven dedicò quattro Sonatine, con un programma incentrato sulle opere del grande compositore veneziano, autore del famoso “Concerto in do Rv425” per mandolino, archi e cembalo, tra partiture originali e trascrizioni.
Riecheggeranno le note del “Concerto in la minore Rv461” (da un concerto per oboe), del “Concerto in si bemolle maggiore Rv364” (da un concerto per violino) e del “Concerto in re maggiore Rv93” (da un concerto per due violini, liuto e basso) quasi a voler sottolineare, attraverso l'inventiva scrittura vivaldiana, la versatilità e la ricca tavolozza espressiva del mandolino oltre alla sapienza tecnica del solista, in un initerrotto dialogo sonoro con l'ensemble. Buzi, considerato tra i migliori interpreti del mandolino della sua generazione, ha intrapreso lo studio dello strumento con il nonno, Giuseppe Anedda, artista di fama internazionale, apprezzato anche da Igor Stravinskij, che ebbe modo di ascoltarlo dal vivo a Roma, nell'esecuzione del suo “Agon” (e volle andare personalmente a stringergli la mano).
Perfezionatosi sotto la guida di Dorina Frati, fino a diventarne assistente, Emanuele Buzi si è diplomato con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio de L’Aquila. Ha al suo attivo un'intensa carriera concertistica, con collaborazioni con il Teatro alla Scala di Milano, La Fenice di Venezia, il Teatro Massimo di Palermo e l'Arena di Verona, il Teatro Lirico di Cagliari e la Fondazione Arturo Toscanini di Parma ed è stato diretto da maestri quali Riccardo Muti, Mstislav Rostropovich, Donato Renzetti, Georges Prêtre, Wayne Marshall e Myung-Whun Chung. Buzi ritorna a Cagliari, sotto le insegne degli Amici della musica, con un repertorio intrigante che sposa la piacevolezza dell'ascolto e l'eleganza del Barocco alla maestria dell'esecuzione, in una serata interamente dedicata al genio di Vivaldi, per far riscoprire il timbro peculiare del mandolino, strumento diffusissimo che vanta in particolare a Cagliari un'importante tradizione grazie ad artisti come Anedda.
Nella foto: Emanuele Buzi
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