Bietti, tra i più apprezzati divulgatori italiani e notissima voce radiofonica di Rai-RadioTre, arriva a Cagliari oggi e domani, in occasione di un appuntamento cittadino molto amato: la manifestazione “I libri aiutano a leggere il mondo”, firmata dell’Associazione Malik e giunta quest’anno alla nona edizione
CAGLIARI - Dopo la due giorni con il pianista Franco D'Andrea, nuovo progetto dell'European jazz expo: le “Lezioni di musica” di Giovanni Bietti. Compositore, pianista e musicologo, Bietti, tra i più apprezzati divulgatori italiani e notissima voce radiofonica di Rai-RadioTre, arriva a Cagliari oggi (giovedì) e domani, venerdì 19 ottobre, in occasione di un appuntamento cittadino molto amato: la manifestazione “I libri aiutano a leggere il mondo”, firmata dell’Associazione Malik e giunta quest’anno alla nona edizione.
Un incontro, quello con Giovanni Bietti, che sarà valorizzato dalla collaborazione con la Scuola Civica di musica di Cagliari e lo storico Festival internazionale jazz in Sardegna–European jazz expo che, fino a martedì 4 dicembre, va in scena a Cagliari con settanta eventi, in numerosi palcoscenici: dal Jazzino alla Scuola Civica di musica, fino all’Istituto Eleonora d’Arborea di Cagliari. Bietti, si propone dunque nella doppia veste di musicista (in duo assieme adAlessandro Gwis ed in Trio, con Pasquale Laino e Luca Caponi), ma anche in quella di divulgatore, con un programma che prevede l'ascolto delle sue originali “Lezioni concerto”.
Si tratta di una vera e propria lezione aperta, con ingresso libero, in cui Bietti proporrà i temi trattati nel libro “Lo spartito del mondo–Breve storia del dialogo tra culture in musica” (Laterza 2018), ed in cui il musicologo introdurrà, in maniera innovativa e coinvolgente, la storia multiculturale degli ultimi cinquecento anni in musica: dall’opera al jazz afroamericano, dalla Suite alla World music, fino alle sperimentazioni contemporanee che coinvolgono le culture e le sonorità extraeuropee. Insomma, la musica come uno strumento di scoperta del mondo, un modo per imparare a valorizzare le differenze, esperienza di sintesi e di arricchimento.
Nella foto (di Laura Marchiori): Giovanni Betti
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