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Red 3 novembre 2018
Accoglienza: interventi di pubblica utilità
Venticinque giovani curano la pulizia dell’area d’ingresso della Cittadella della salute a Cagliari. «Rafforziamo il processo di integrazione», dichiarano l’assessore regionale degli Affari generali con delega sui flussi migratori Filippo Spanu, il direttore dell´Assl di Cagliari Luigi Minerba e la responsabile del dipartimento di Prevenzione di Ats Sardegna-Servizio Promozione della salute Silvana Tilocca


CAGLIARI - Un intervento di pubblica utilità in uno spazio che ospita importanti presidi sanitari. Venticinque richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, che vivono nei Centri di accoglienza di Oristano e Solanas (nel territorio comunale di Sinnai), hanno curato la pulizia dell’area d’ingresso della Cittadella della salute, a Cagliari. Sono intervenuti l’assessore regionale degli Affari generali con delega sui flussi migratori Filippo Spanu, il direttore dell'Assl di Cagliari Luigi Minerba e la responsabile del dipartimento di Prevenzione di Ats Sardegna-Servizio Promozione della salute Silvana Tilocca.

“Help to help” (“Aiuta per aiutare”) è il titolo del progetto inserito nel quadro delle attività di volontariato sociale promosse dalla Regione autonoma della Sardegna e rivolte ai giovani ospiti dei Centri di accoglienza della Sardegna. Attualmente, sono operativi quindici progetti. Oltre 250 richiedenti asilo stanno svolgendo in forma gratuita servizi di pubblica utilità: dalla cura e tutela delle aree verdi e dell’arredo urbano alla custodia del patrimonio artistico e culturale e degli spazi dedicati al tempo libero e allo sport. L’obiettivo è quello di favorire l’inclusione e l’integrazione di ragazzi, che in questo modo attuano interventi che sostengono e promuovono in termini molto concreti il processo di inclusione ed integrazione. Tutti gli interventi vengono svolti su base volontaria e gratuita ed ogni progetto deve avere una durata di quattro mesi dalla firma con l’Osservatorio interregionale cooperazione e sviluppo, che agisce per conto della Regione.

«Dall’iniziativa di oggi – dichiara Spanu - scaturiscono segnali molto incoraggianti. Il processo di integrazione si sviluppa gradualmente con la reciproca conoscenza e il superamento dei pregiudizi e queste azioni vanno proprio in questa direzione. Con grande impegno e dedizione, venticinque giovani si sono dedicati alla cura di un’area pubblica in cui sono operative strutture sanitarie di grande importanza per la collettività. Non casualmente questo progetto viene attuato in un ambito strettamente legato ai compiti dell’Ats, che svolge un ruolo essenziale nel quadro del sistema di accoglienza». Inoltre, l'assessore ha chiarito che sia molto grave «pensare di ridurre drasticamente le risorse statali a favore dell'accoglienza di persone che sono richiedenti protezione internazionale e quindi con particolari tutele. Ridurre le risorse pregiudica la possibilità di fare azioni di integrazione come quella di oggi con inevitabili ripercussioni per l'attività di molti sardi laureati che operano nell'ambito dei Cas e della rete Sprar. Tutto questo significa non accettare l'idea che ci siano tutele specifiche, previste dal diritto internazionale, per le persone che cercano rifugio. Noi vogliamo trasformare tutti i progetti finalizzati all'inclusione in azioni positive e continueremo su questa strada, anche perché abbiamo stipulato accordi con il Governo che devono essere rispettati».

Il Dipartimento di prevenzione di Ats Sardegna–Servizio Promozione della salute, diretto da Tilocca, ha messo a disposizione, in questi anni, professionalità e competenze per gestire l’accoglienza e garantire l’assistenza sanitaria di primo e di secondo livello a tutti i richiedenti protezione internazionale durante le operazioni di soccorso. Il progetto, portato avanti dall’Associazione Help for you, vede impegnati, a partire da oggi (venerdì), venticinque richiedenti asilo in attività svolte su base volontaria e gratuita, con un impegno tra le sei e le quindici ore settimanali per la cura, la pulizia, la manutenzione e la valorizzazione delle aree verdi delle strutture di Ats Assl Cagliari. «Molti ragazzi impegnati nel progetto di volontariato sociale – ha spiegato Silvana Tilocca – sono stati accolti e visitati al momento degli sbarchi nell'Isola dagli operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione e oggi, con un profondo senso di gratitudine e in una logica di collaborazione reciproca, sono fisicamente presenti alla Cittadella della salute per offrirci il loro lavoro». «L’iniziativa è finalizzata al raggiungimento di uno scopo sociale volto a promuovere le relazioni fra migranti e cittadini – ha aggiunto Minerba - nel settore di salvaguardia dell'ambiente e cura del verde. Un primo passo concreto che mira all’integrazione degli stranieri nella nostra città». Alle attività di oggi, hanno preso parte anche gli scout dell'Assoraider della sezione di Elmas. Tra loro, otto richiedenti asilo ospiti del Cas di Villaspeciosa che da qualche mese indossano la divisa di rover. La giornata alla Cittadella della salute si è conclusa con la degustazione di piatti tipici africani cucinati ed offerti a tutti i presenti dall’associazione Help for you.
Commenti
14/4/2024
In Sardegna quasi 1700 in un anno. Il fenomeno riguarda soprattutto le principali aree urbane: a Cagliari la percentuale di residenti di origine non italiana arriva addirittura al 7,5%


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