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Red 12 novembre 2018
Stagione balneare 2018: analisi a Golfo Aranci
Nella sala riunioni dell’Ufficio Circondariale marittimo, si è svolto un incontro tra i maggiori rappresentanti locali degli operatori del settore balneare, degli assistenti bagnanti ed i rappresentanti dei Comuni di Golfo Aranci, Olbia ed Arzachena


GOLFO ARANCI – Nella sala riunioni dell’Ufficio Circondariale marittimo di Golfo Aranci, si è svolto un incontro tra i maggiori rappresentanti locali degli operatori del settore balneare, degli assistenti bagnanti ed i rappresentanti dei Comuni di Golfo Aranci, Olbia ed Arzachena. In particolare, erano presenti anche il Sindacato italiano balneare, nazionale e regionale, i rappresentanti delle Associazioni Mari di Terranoa e Kairos, della Federazione italiana nuoto e vari operatori che, venuti a conoscenza dell’incontro, hanno voluto partecipare. Gli intervenuti hanno messo in rilievo l’importanza della riunione organizzata a consuntivo della Stagione balneare appena conclusa, per affrontare con tempestività le criticità emerse.

Il comandante, tenente di vascello Angelo Filosa, operante sotto il coordinamento del direttore marittimo di Olbia, capitano di vascello Maurizio Trogu, ha subito stilato un bilancio sulla stagione appena trascorsa, elogiando gli operatori di settore, in quanto non si sono verificati incidenti di rilievo legati alla balneazione. Tutti gli interventi, grazie alla presenza capillare dei concessionari e degli assistenti bagnanti, in stretta collaborazione con l’Autorità marittima sono andati a buon fine. Sicuramente non si è trattato del “caso”, ma dell’ottima preparazione degli operatori balneari e del grande impegno del personale dell’Ufficio Circondariale marittimo. Lo scopo principale della riunione è stato comunque quello di fare il punto della situazione al termine della stagione balneare conclusa ed in previsione di quella del 2019 per approfondire, durante il periodo invernale, tutte le criticità emerse per poi apportare i necessari correttivi ed aggiornamenti all’Ordinanza di sicurezza balneare.

Sono emersi molti spunti su cui lavorare: da un lato, la necessità di armonizzare le normative con le effettive esigenze locali per risolvere alcune criticità, dall’altra prevedere nuovi strumenti normativi per rispondere alle esigenze di sicurezza e di compatibilità ambientale della fruizione degli arenili, delle coste e del mare. Tra queste: rivedere la normativa dei corridoi di lanci, problematica molto sentita per la crescente richiesta del turismo sportivo, snellire alcune procedure autorizzative per adeguare i termini di richiesta amministrativi con le impellenti richieste dei turisti, sempre più esigenti. Molto particolare è stato l’argomento relativo all’accumulo sulle spiagge delle alghe e piante marine (maggiormente posidonia) per cui ne è stata riconosciuta l’estrema importanza di protezione verso i sempre crescenti fenomeni erosivi, e per cui andrebbero previsti dei protocolli di intervento di gestione del fenomeno durante la stagione balneare, ma soprattutto durante la stagione invernale. In tale ambito occorre anche migliorare la regolamentazione degli accessi dei mezzi sulle spiagge (approvvigionamento, smaltimento rifiuti, ecc.) che, vista la particolare granulometria degli arenili, risulta talvolta molto invasiva. Si è parlato anche di contrastare l’asportazione della sabbia dagli arenili, ma anche di contrastare i fenomeni “prenotativi” della spiaggia da parte di fruitori poco corretti.

Tutti gli operatori sono stati sensibilizzati a verificare l’impiego degli assistenti bagnanti, prioritariamente destinati alla sorveglianza, ed a procedere costantemente alla verifica delle dotazioni di salvataggio e di primo soccorso. A tal proposito, si è parlato anche della possibilità di introdurre, in via sperimentale, delle dotazioni di salvataggio facoltative (per esempio, “rescue board”) diverse e più funzionali rispetto a quelle in vigore, per migliorare gli interventi degli assistenti bagnanti, basando l’intervento sulla conformazione del litorale e del fondale. Inoltre, è in previsione la redazione e la distribuzione di un “Vademecum per la stagione balneare”, ovvero una scheda molto sintetica che riunisca le principali norme di sicurezza, le attività diportistiche sportive e ricreative consentite ed i principali divieti. Tale scheda, sarà tradotta in varie lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco e russo) e distribuita in tutte le strutture ricettive della costiera (stabilimenti balneari, campeggi, residence, alberghi, club velici, ecc.). Il comandante Filosa si è impegnato a considerare proposte e progetti per la risoluzione delle criticità rappresentate e, in particolare, ha manifestato l’intenzione di insistere sul posizionamento di ulteriori segnalamenti in mare per la riduzione degli incidenti marittimi e di instaurare una comunicazione continua con i gestori delle attività balneari che presenziano stabilmente il territorio e sono fondamentali anche nella risoluzione delle emergenze quali, ad esempio, nel caso di incendi della macchia costiera.

Il confronto è stato molto positivo e necessario per fare chiarezza su un settore trainante dell’economia locale, anche per evitare future incomprensioni e negligenze. In questa fase, l’Autorità marittima è pronta a raccogliere suggerimenti ed indicazioni che provengano dagli operatori economici e dai portatori di interesse, al fine comune di consentire un sempre migliore svolgimento di tutte quelle attività balneari nella piena regolarità e nel rispetto delle norme vigenti. Molto interessante è stato anche la partecipazione ed il contributo apportato dal personale degli Enti locali, che ha permesso di discutere di numerosi procedimenti amministrativi, effettuare approfondimenti per apportare miglioramenti alle procedure. Inoltre, sarà avviata una verifica con i Comuni rivieraschi per la predisposizione di un servizio di salvataggio integrativo nelle aree libere, anche con l’impiego di volontari o con la sottoscrizione di convenzioni.
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