E´ l´assurda vicenda che ha visto coinvolti Salvatore Budruni, Giuseppe Ballone, Antonio Martiri e Gervasio Madeddu, tutti di Alghero, tutti assolti (nel novembre del 2017) dopo circa 26 anni di processo
ALGHERO - Salvatore Budruni, Giuseppe Ballone, Antonio Martiri e Gervasio Madeddu, tutti di Alghero, tutti assolti (nel novembre del 2017) dopo circa 26 anni di processo. Se ancora qualcuno avesse dubbi sulle disfunzioni quasi fisiologiche del sistema giudiziario italiano è servito. Lo Stato dovrà risarcire ciascuno di loro per ogni anno di questa odissea giudiziaria, la cui conclusione arriva mentre il Governo Pentastellato Giallo-verde si interroga sulla riforma del sistema giudiziario e processuale, partendo addirittura dall'abolizione la prescrizione.
Finiti sotto inchiesta nel 1991 a seguito di un'indagine su un presunto traffico di sostanze stupefacenti, con un'ipotesi accusatoria che arrivava sino all'associazione a delinquere, sono stati tutti assolti dal tribunale di Sassari. La vicenda era partita con un'indagine su traffico di droga ad Alghero che aveva coinvolto quindici persone. Per alcuni degli indagati nel dicembre di quell'anno scattano anche le manette.
Nel 1995 si celebra l'udienza preliminare, ma il Gup di Sassari annulla la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura e rimette gli atti al pubblico ministero, chiedendo ulteriori prove a carico delle persone coinvolte. Il caso finisce nell'oblio sino al 2010, quando la Procura trasmette l'avviso di conclusione delle indagini e chiede di nuovo il rinvio a giudizio per tutti. Un anno dopo il Gup accoglie la richiesta e dà il via libera al dibattimento. Dopo sei anni, nel novembre del 2017, vengono tutti assolti. Non completamente soddisfatti della sentenza, i difensori di Salvatore Budruni, Giuseppe Ballone, Antonio Martiri e Gervasio Madeddu presentano un ricorso contro l'eccessiva durata del processo.
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