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Red 6 dicembre 2018
Arte: Kay Walkowiak ad Alghero
Curata da Valentina Piredda, è aperta al pubblico per tutto il mese di dicembre, nella Galleria Cult, sui Bastioni Marco Polo, la personale dell’artista austriaco, che mostra la prima parte della sua trilogia filmica dedicata agli insoliti rapporti d’amore, dal titolo “Waterfall”, realizzato nel 2016 a Taiwan


ALGHERO - Curata da Valentina Piredda, è aperta al pubblico per tutto il mese di dicembre, nella Galleria Cult, sui Bastioni Marco Polo, la personale dell’artista austriaco Kay Walkowiak, che mostra la prima parte della sua trilogia filmica dedicata agli insoliti rapporti d’amore, dal titolo “Waterfall”, realizzato nel 2016 a Taiwan. Inoltre, l’esposizione ad Alghero ospiterà still e foto da “Orbit”, secondo film, girato questa volta in Sardegna durante la residenza d’arte dell’autore. In Waterfall, è la donna che interpreta la tensione sentimentale evocando l’oggetto d’amore in absentia, attraverso rituali di sensualità poetica che riempiono il vacuum, colmano l’emptiness. Sono riti capaci di attraversare tanto la natura incontaminata quanto gli scenari degradati. Sono intersezioni di simbologie, trasposizioni oriente-occidente di canoni visivi. Fino al ritrovamento dell’altro, il nuovo incontro col possibile compagno di vita, quello che assume le forme più disparate, metaforiche, astratte, animate e no. L’arte stessa.

Nel secondo film, Orbit, sarà l’uomo a trasportare con se l’intensità emotiva di una relazione empatica che si vorrebbe infinita. Materializzate una volta nell’opera “La musa addormentata” di Brancusi e l’altra volta attraverso la storia d’amore tra Michelangelo Antonioni e Monica Vitti, entrambe le relazioni hanno la virulenza ed il peso, anche fisico, dell’erotismo cerebrale. Se ne legge, in ultima analisi, la ricerca dell’amore assoluto come superamento della transitorietà del proprio essere. Nel film dell’artista austriaco, anche una rinnovata collaborazione con l’interprete Andreas Wesle.

A completare il progetto cinematografico, ci sarà il terzo film, che verrà girato in Giappone nel 2019. Walkowiak lavora da anni con la preziosa e fondamentale assistenza di Barbara Probst. Il film Orbit, a breve, sarà oggetto di presentazione in anteprima, in concomitanza con la pubblicazione del catalogo di documentazione. Con questa esposizione, prosegue il progetto di artist-in-residence in collaborazione con il Land Salzburg, Associazione Fondo Vp-Sardinia e le Edizioni Nemapress di Alghero. La mostra è visitabile tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Altri orari su appuntamento, inviando una e-mail all'indirizzo web galleriacult@gmail.com.

(Foto di Kay Walkowiak)
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19:33
Con gli appuntamenti del 4 e del 6 aprile, la Società Umanitaria di Alghero prosegue il ciclo di film, conversazioni e approfondimenti intitolati Il cinema invisibile di Elsa Morante, dedicati al travagliato rapporto con la settima arte di una delle più grandi scrittrici e intellettuali del Novecento.


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