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Red 8 dicembre 2018
Sardegna regione intelligente
Parte la rivoluzione smart. «Così migliora la vita di tutti, vogliamo creare i nuovi lavori del futuro», dichiarano il governatore dell´Isola Francesco Pigliaru e l´assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci


CAGLIARI - Parte dalla Sardegna la rivoluzione smart per trasformare le città in luoghi più intelligenti e sicuri. L'Intelligence operation center, il Supercervellone elettronico messo a punto nel Joint innovation center da Huawei e Crs4, frutto dell’accordo firmato tre anni fa, è stato presentato ufficialmente ieri (venerdì) a Cagliari al governatore dell'Isola Francesco Pigliaru, al vicepresidente Raffaele Paci, al sindaco della Città Metropolitana Massimo Zedda ed ai rappresentanti di tutte le parti in questo momento interessate dalla sua prima applicazione a Cagliari (aeroporto, Autorità portuale, Camera di commercio, Ctm, Arst, Università, Cagliari calcio), alla presenza del presidente Huawei Italia Luigi De Vecchis. Unico nel suo genere in Europa, sarà utilizzato a nel capoluogo come prototipo su scala regionale per far diventare la Sardegna la prima Smart region italiana, nelle città e nelle zone interne: intelligente, sicura, interattiva, sempre più a misura dei cittadini del terzo millennio. Un modello da replicare in Italia ed in Europa. Si parte appunto da Cagliari, dove grazie al “Tessuto digitale metropolitano”, il Supercervellone sta raccogliendo tutti i dati necessari al suo funzionamento.

«Il laboratorio sta facendo cose importantissime per l’intera Sardegna. Abbiamo bisogno di creare competenze, progetti, professionalità intorno a questo concetto dell’essere intelligenti, che è fondamentale per migliorare la vita quotidiana di tutti, perché riguarda i trasporti, la sicurezza, il traffico, per fare solo qualche esempio - dichiara Pigliaru - Ma essere una regione intelligente significa anche essere una regione in cui si creano lavori nuovi, ben pagati, altamente tecnologici, spendibili nel mercato internazionale. Noi questi lavori vogliamo crearli il prima possibile, vogliamo spingere, perché nascano subito, ne abbiamo bisogno adesso e dappertutto in Sardegna. Pensiamo all’agricoltura, che in alcune parti del mondo è uno dei settori più avanzati e meglio pagati grazie proprio all’alta tecnologia, un settore che qui da noi può davvero diventare il punto di forza intelligente della nostra economia. Se aspettiamo pigramente che le cose succedano da sole, non succedono. Perciò noi abbiamo fatto e stiamo facendo tutto il possibile per favorire questo processo, dando un forte e costante supporto istituzionale, che oggi è stato più volte riconosciuto, e che continueremo a garantire». Dalla gestione in tempo reale del traffico alla ottimizzazione dei trasporti, dai parcheggi che “curano” le esigenze dei disabili alla sicurezza nei luoghi affollati, dal raccoglitore di rifiuti intelligente che quando è pieno con un segnale “chiama” il camion più vicino che provvede a svuotarlo fino allo Stadio smart, e poi ancora energia intelligente, che significa grande risparmio per le famiglie, e monitoraggio ambientale e climatico. Le applicazioni, presentate nel progetto che riguarda Cagliari, sono concentrate nel Supercervellone che man mano incamera i dati per poi riutilizzarli a servizio delle città. Su questo progetto, e su tutti quelli che seguiranno, sarà fatto un punto della situazione ogni cinque anni per programmare i cinque successivi, con tutti gli interventi previsti. Le prime applicazioni, in particolare quelle su traffico ed affollamento, sono già operative a Cagliari e passano attraverso venticinque telecamere, novantadue stazioni del traffico e ventitre sensori di parcheggio.

«Siamo davvero molto orgogliosi del progetto presentato e di tutto quello che abbiamo fatto come Regione per arrivare a questo risultato - dice Paci - Qui abbiamo tutti i soggetti coinvolti in questo primo progetto, pubblici e privati: l’obiettivo comune è quello di vivere in una città intelligente che migliori la vita di ognuno di noi, e dunque è necessario il contributo di tutti, ciascuno per la sua parte. Perciò, abbiamo deciso di istituire un Comitato di indirizzo, una cabina di regia che accolga tutti i soggetti istituzionali presenti, ma aperta a possibili future partecipazioni, in modo che possano confrontarsi e collaborare costantemente, ognuno fornendo i dati di propria competenza. Abbiamo ancora poco tempo a disposizione prima che finisca la legislatura, ma abbiamo seminato tanto e bene, e quindi siamo pronti a lavorare per arrivare al traguardo: ottimizzare i costi della vita e migliorare la vita quotidiana. Questo è un sistema che non esiste in Europa, l’unico si trova proprio qui a Cagliari. E nel Joint innovation center di Pula verranno da tutta Europa a imparare studiare e imparare cosa stiamo facendo», conclude l'assessore regionale della Programmazione.
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