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Red 12 dicembre 2018
20milioni per il progetto Barigadu-Guilcer
Prosegue la programmazione territoriale approntata dalla Regione autonoma della Sardegna. «Con noi in questi anni paesi della Sardegna protagonisti assoluti», ricorda l´assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci


GHILARZA - La casa museo di Gramsci ed il pozzo sacro di Santa Cristina. Storia, cultura, archeologia, memoria, l’acqua come elemento di culto e di attrazione turistica, le Terme di Fordongianus, un Parco avventure ed il Volo d’Angelo sul Lago Omodeo: c’è tutto questo in “Vivi BarGui, Comunità, esperienze e percorsi intorno al Lago Omodeo”, il progetto da 20milioni di euro, di cui 11 di nuova finanza, chiuso lunedì a Ghilarza, dall’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci all’interno della programmazione territoriale della Regione. Il 13esimo progetto finanziato in due anni, protagoniste due Unioni (Barigadu e Guilcer) che hanno deciso di associarsi per condividere una visione di sviluppo che coinvolge diciotto Comuni (Bidonì, Busachi, Fordongianus, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Samugheo, Sorradile, Ulà Tirso, Abbasanta, Aidomaggiore, Boroneddu, Ghilarza, Norbello, Paililatino, Sedilo, Soddì e Tadasuni) e 22mila abitanti, con l’intento di supportare le comunità locali senza snaturarne la cultura e le tradizioni, riuscendo a rendere più dinamica l’economia e più attrattivo ed accogliente il territorio.

«Mai come in questi anni i nostri paesi sono stati protagonisti assoluti delle politiche di sviluppo della Regione. Con la programmazione territoriale, con cui abbiamo messo in campo 500milioni di euro, abbiamo garantito la giusta attenzione a tutti, chiamandoli a progettare insieme a noi la loro idea di sviluppo e di futuro, assicurando importanti finanziamenti per realizzarla. E la risposta, da parte loro, è stata entusiasta - dichiara Paci - Questa è stato uno dei risultati più importanti della programmazione territoriale: far tornare protagonisti i paesi, lasciare a loro il compito di individuare la giusta idea da condividere con la Regione, e la risposta dei territori è stata straordinaria. Alla programmazione territoriale partecipa il 100percento del territorio, non c’è stato paese in questi anni che non abbia personalmente visitato, zona interna in cui non sia stato, e da parte di tutti ho trovato lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di mettersi in gioco, per costruire quello sviluppo necessario a creare lavoro e dunque occasioni per i giovani di poter restare nella terra dove sono nati».

Si concentra su alcuni aspetti centrali attraverso quattro azioni. “Potenziare le risorse territoriali in chiave turistica”: realtà come il sito di Santa Cristina di Paulilatino e la Casa Museo di Antonio Gramsci di Ghilarza vanno inseriti in circuiti (incentrati sul culto dell’acqua e la geografia dei pozzi sacri nel primo caso, sui “paesaggi gramsciani” nel secondo), che oltrepassano i confini regionali. La loro valorizzazione può consentire, a cascata, la valorizzazione del patrimonio minore, per esempio chiesette rurali e piccoli musei di cui il territorio è molto ricco. Un sistema di infrastrutture e trasporti adeguati completa il quadro. “Servizi per la comunità”: dagli anziani ai bambini, con una particolare attenzione a chi vive disagio legato a demenza o malattie psichiche. “Miglioramento dei servizi essenziali del territorio”: luoghi e servizi più accessibili per migliorare la qualità della vita dei residenti e far crescere le imprese locali, ed una offerta scolastica adeguata grazie ad Iscol@. “Coordinamento e raccordo” di tutti gli interventi per velocizzarne al massimo l’attuazione.

«Firmiamo un progetto importante, uno dei più vasti dal punto di vista territoriale e del numero di cittadini coinvolti. Apprezzo molto che due Unioni abbiano deciso di associarsi, questo è uno degli aspetti su cui più abbiamo insistito, unire le forze per avere una visione più ampia del territorio e dunque pensare a progetti di più ampio respiro a vantaggio di tutti, non a singoli interventi in singoli centri. Questo è un territorio ricchissimo di risorse: abbiamo storia, archeologia, tradizioni, e poi terme, i pozzi sacri e il Lago Omodeo. La terra di Gramsci oggi si ripensa per riuscire a garantire un futuro ai suoi giovani - conclude il vicepresidente regionale - E sono più che sicuro che l’obiettivo sarà brillantemente raggiunto». Come anticipato, dal 2016 ad oggi sono tredici i progetti firmati, altrettanti in corso (da qui alla fine della legislatura ne verranno chiusi altri sei), per un totale di ventisei progetti in campo. Per quelli che non si riuscirà a firmare entro febbraio 2019 è comunque garantita la copertura finanziaria. Oltre 500milioni le risorse messe in campo dalla Regione per la programmazione territoriale che coinvolge il 100percento del territorio ammissibile, trentasette Unioni e 295 Comuni. Il quadro delle politiche di sviluppo locale in Sardegna è completato dai tre Iti da 15milioni ciascuno (Cagliari, Sassari ed Olbia), dalle due Snai (Strategia nazionale per le aree interne) Alta Marmilla e Gennargentu-Mandrolisai, dai Piani dedicati a Sulcis e Nuorese e, infine, dal Pon Metro.
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