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Red 16 gennaio 2019
Università di Sassari: atto 457
Inaugurato ufficialmente ieri il 457esimo Anno accademico dell´Università degli studi di Sassari. Il rettore Massimo Carpinelli ha voluto concludere il suo discorso ricordando i valori del genio rinascimentale: “scienza, cultura e libertà”


SASSARI - Ha citato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il rettore dell'Università degli studi di Sassari Massimo Carpinelli, nel discorso tenuto ieri mattina (martedì), in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'Università di Sassari. «Voglio fare mia l'esortazione del Presidente, perché collaboriamo tutti a un progetto di comunità, nel quale condividere “valori, prospettive, diritti e doveri”, rifiutando “l'astio, l'insulto, l'intolleranza, che creano ostilità e timore”. Credo che una società giusta, libera e accogliente sia prima di tutto una società inclusiva e a questo pensa l'Ateneo nel rafforzare i suoi servizi agli studenti». Per l'avvio ufficiale dell'Anno accademico 2018/2019, il 457esimo dalla fondazione, il rettore ha scelto come ospite d'onore il maestro Beatrice Venezi, 29 anni non compiuti, la più giovane direttrice d'orchestra in Italia. «Un talento che è riuscito ad affermarsi nonostante la giovane età, perché nonostante tutto (anche se, certo, troppo di rado) questo Paese sa non solo formare ma dare spazio e riconoscimento ai suoi giovani migliori», ha detto il rettore nel rivolgere un pensiero ad Antonio Megalizzi, il giornalista europeista morto in un attentato a Strasburgo.

Carpinelli, prima di cedere la parola a Riccardo Zallu (scelto in rappresentanza del personale tecnico amministrativo dell'Uniss, in quanto uno dei più giovani dei neoassunti) ed al rappresentante degli studenti Saidi Ayoub, ha anche ricordato le parole di Barack Obama: «Pensare di ridurre il deficit pubblico tagliando su innovazione e istruzione, è come alleggerire un aereo sovraccarico togliendogli il motore: all’inizio ti sembrerà di volare più in alto, ma ben presto sentirai lo schianto». Particolarmente sentito l'appello al valore della scienza e dell'istruzione e alle competenze adombrate dalle cosiddette “fake news”. «Ognuno si sente in diritto o anche in dovere di contestare verità storiche o scientifiche in nome di una malintesa parità- ha affermato il rettore Carpinelli - Al grido di “questo lo dice lei!” vediamo ogni giorno aggredire la struttura dello Stato, della convivenza civile, del buon senso». Nell'anno di Leonardo Da Vinci, a 500 anni dalla morte, Carpinelli ha voluto concludere il suo discorso ricordando i valori del genio rinascimentale: “scienza, cultura e libertà”.

Quando è arrivato il suo turno, Venezi è riuscita a catturare l'attenzione della platea dell'aula magna (anche quest'anno piena in ogni ordine di posti) con una lectio magistralis su “Giacomo Puccini: l'attualità e la modernità della tradizione”, «Giacomo Puccini è un compositore che intuisce la modernità e la nuova necessità del pubblico del Novecento di spettacolarità, ma altrettanto capisce l’importanza della tradizione, la cui conoscenza e consapevolezza è l’unico vero ponte verso l’innovazione. La melodia, asso portante dell'opera italiana, diventa anche la cifra stilistica della sua opera, e rende le sue opere sempre facilmente comprensibili, apprezzabili e accattivanti per gli ascoltatori. Un'invenzione melodica particolarmente felice e sempre nettamente distinguibile è il segreto del suo successo», ha affermato il maestro Venezi, nativa di Lucca come Puccini, grande interprete e conoscitrice del compositore toscano. A Beatrice Venezi, Massimo Carpinelli ha consegnato l'onorificenza dell'Uniss, istituita proprio per rendere omaggio a personalità di spicco della cultura e della scienza. La cerimonia di ieri è stata anche un'occasione per dare un caloroso benvenuto ai settanta membri del personale tecnico-amministrativo assunti o stabilizzati e ai 153 docenti assunti o promossi negli ultimi anni, grazie ad un bilancio in utile.

A conclusione dell'evento, come ogni anno, è arrivata l'attesa allocuzione dell'Associazione Goliardica turritana, con il Pontefice Massimo Alberto Torru “Favetta XXIV” il Sereno, che ha ricordato il passaggio di consegne dal precedente all'attuale direttore generale, da Guido Croci a Cristiano Nicoletti (avvicendamento sottolineato anche dal rettore nella sua relazione). Alla cerimonia, hanno partecipato le autorità civili, religiose e militari, Fernando Ferroni (presidente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare), Speranza Falciano (vicepresidente Infn), Francesco Adornato (rettore dell'Università di Macerata), Francesco Mola (prorettore Università di Cagliari) e Bruno Botta (prorettore all'Internazionalizzazione de La Sapienza di Roma). Inoltre, erano presenti il sindaco di Sassari Nicola Sanna, l'arcivescovo Gian Franco Saba, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il questore di Sassari Diego Buso ed il prefetto vicario Salvatore Serra.

Nella foto: un momento della cerimonia
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