S.O.
20 febbraio 2019
Viva l´immunità, grillini in frantumi
Il caso-Salvini mina pesantemente la tenuta del Movimento 5 Stelle, nel periodo peggiore dalla sua nascita. In picchiata su tutti i sondaggi, cadono anche i pilastri su cui si fondava il movimento: tra questi proprio l´immunità parlamentare
CAGLIARI - C'era una volta il Movimento 5 Stelle. Cambiano pelle i grillini e diventano a tutti gli effetti casta. Dopo il voto contrario sull'autorizzazione a procedere per il caso Diciotti-Salvini, si aprono nuove e irreparabili crepe nel movimento di Casaleggio, Grillo e Di Maio. «Chiunque sostenga che il Movimento ‘è a favore dell’immunità parlamentare’ non solo dimostra ignoranza assoluta sui temi e le battaglie che il M5s sta combattendo da sempre, ma fa sospettare il dolo».
Sembra sia passato un secolo, ma si tratta di una nota del M5s di Camera e Senato dell'estate 2014. «Ora il mondo si è capovolto» scrive il Foglio. Col voto online espresso lunedì sera dai militanti grillini sulla richiesta di autorizzazione a procedere contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini, è arrivato di conseguenza anche lo stop in Giunta al Senato. Così tutti i dogmi grillini sembrano essere rimessi in discussione, anche uno dei pilastri su cui si basava, fino a ieri, “il governo dei cittadini”.
«L’immunità parlamentare è stata un istituto a tutela dell’indipendenza del Parlamento dagli altri poteri dello Stato ed ha assolto ad una funzione importante nel radicamento della Democrazia. Tuttavia, non si può non notare che, negli ultimi quaranta anni, se ne è fatto un uso ignobile che ha coperto il sistematico latrocinio di una classe politica sempre più indecente» scriveva il Glob delle Stelle sempre nel 2014, a quel tempo però, non governavano i 5 Stelle l'Italia.
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