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M. P. 14 aprile 2014
Ludopatia: nuova piaga sociale a Porto Torres
Angelo Canu, consigliere comunale del Centro democratico, presenta una mozione sul problema della ludopatia, una malattia del gioco d’azzardo, che sta prendendo piede anche a Porto Torres


PORTO TORRES - Sembrano lontani i tempi in cui bisognava aspettare la domenica per controllare la schedina e sperare di aver centrato un tredici al Totocalcio. La realtà è cambiata. Da una parte lo Stato irresponsabile, continuamente alla ricerca di nuove risorse, e dall’altra una fascia sempre più ampia della popolazione che cerca nel gioco la soluzione ai vari problemi sociali e finanziari. La tecnologia ha fatto il resto. La ludopatia, una malattia del gioco d’azzardo, che sta prendendo piede anche a Porto Torres, colpita da una profonda crisi economica che spinge le persone a cercare una “svolta” aggrappandosi a qualsiasi cosa è, come ben si sa, una patologia che produce degli effetti non solo individuali ma ha un impatto sociale devastante.

E’ questo gioco pericoloso che condanna Angelo Canu, consigliere comunale del Centro democratico di Porto Torres, in una mozione presentata ben tre volte in Consiglio comunale, «questa è una campagna avviata circa due anni fa, per questo trovo vergognoso che la mozione non sia stata presa mai in considerazione» – sottolinea Canu. Considerando che il gioco d’azzardo è un emergenza sociale e che le strategie di marketing dell’industria del gioco fanno aumentare il numero dei giocatori saltuari e dei giocatori patologici, i consiglieri Canu e Pistidda chiedono al Sindaco Beniamino Scarpa, che è il primo responsabile della salute della popolazione e dell’ordine pubblico, così come si legge nella mozione, di verificare la possibilità di emettere un’ordinanza sindacale che vieti l’installazione delle slot machine nel territorio comunale.

Una restrizione, si precisa nella mozione, che deve essere predisposta dalla Giunta e dalle Commissioni competenti, attraverso l’inserimento nel regolamento edilizio e del commercio, dei limiti di distanza (800 metri) delle apparecchiature da alcune strutture (asili, scuole, parchi pubblici, case di cura, centri di recupero, etc). Inoltre si chiede di non rilasciare, a chi somministra alimenti e bevande, autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico e di indicare il divieto di utilizzo ai minori di 18 anni, rispettando gli orari stabiliti dal Comune per l’utilizzo delle slot machine (ore 17-22). La mozione presentata dal gruppo del Centro democratico, era stata già discussa in Consiglio, ed aveva suscitato l’interesse dell’assemblea, «tuttavia l’argomento era stato accantonato – conclude Angelo Canu – e vista l’indifferenza questa problematica verrà sottoposta all’attenzione della Procura della Repubblica».
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