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M. P. 19 aprile 2014
Dalla Uiltec attacco contro E.On
Ancora una volta la segreteria provinciale della Uiltec Uil si scaglia contro E.On che ha svelato l’intenzione di vendere e sfuggire alle sue responsabilità, come dichiara il segretario territoriale Franco Peana


PORTO TORRES - Ancora una volta la segreteria provinciale della Uiltec Uil si scaglia contro E.On che ha svelato l’intenzione di vendere, scappare e sfuggire alle sue responsabilità, come dichiara il segretario territoriale Franco Peana. Il suo è un attacco senza mezzi termini contro la multinazionale tedesca che ogni volta racconta cose diverse e incredibili al sindacato. Dopo l’ultimo incontro avvenuto lunedì 14 aprile con E.On, le organizzazioni sindacali non ci stanno più e stanchi di essere presi in giro, si rivolgono alla Regione e al Governo Nazionale affinchè impongano l'esecuzione delle bonifiche, oppure un versamento a garanzia delle bonifiche da farsi nei territori “consumati” dalla multinazionale tedesca per accrescere il proprio patrimonio di cassa.

«In questi anni di calata barbarica in Italia, E.On ha strizzato una spugna ricca di risorse - attacca Franco Peana - ed ora una volta prosciugata vorrebbe abbandonarla, lasciando agli italiani e soprattutto ai sardi i costi delle revisioni delle carrette, così ridotte, e dei risanamenti necessari ai luoghi abbruttiti e inquinati». I sindacati tutti chiedono che la multinazionale tedesca vada via, perché sono troppe le umiliazioni subite, lo sfruttamento e il tradimento dei lavoratori, «questo soggetto "prenditoriale" quale è E-On, vorrebbe far pagare alla collettività la propria incapacità imprenditoriale, - dichiara con rabbia il segretario provinciale Peana -portando i lavoratori diventati esubero a causa della sua inerzia progettuale,della sua ingordigia, ad essere mantenuti dagli ammortizzatori sociali; lavoratori validi, estremamente competenti, ma tuttavia oggi totalmente immotivati dal partecipare ad una attività lavorativa condotta da presunti manager in modo soffocante, umiliante e fallimentare».

A questo punto fuori da questo territorio, ma non senza pagare dazio «fuori tutti ma non basta, perché non si può permettere che chi ha risanato i propri deficit di bilancio con la “gallina dalle uova d’oro” chiamata Fiume Santo, - scrive nero su bianco Franco Peana Uiltec-Uil - ora torni a casa col portafoglio pieno senza profferire neanche un “misero grazie” a quella gallina moribonda e abbandonata». Intanto in questi giorni si conclude l’iter precongressuale per la Uiltec-UIL, la categoria che annovera iscritti provenienti da ben oltre19 diverse tipologie di contratto di lavoro settoriale, a partire dai chimici, elettrici,energia e petrolio, gas acqua, coibenti,tessili, miniere, lapidei, ecc. Quindi tempo di bilancio per la categoria della Uil, che in questi ultimi anni si è contraddistinta in vertenze importanti come quella riguardante il polo industriale e petrolchimico di Porto Torres, la vertenza Vinyls, la attualissima e spinosa vicenda sulla termocentrale E-On di Fiumesanto, le complicazioni relazionali con Abbanoa. I lavori culmineranno con il primo congresso Uiltec, che si terrà il prossimo 29 Aprile a Sassari.
Commenti
24/4/2024
La Consulta ha ritenuto che lo Stato ha errato nell´individuare i parametri di bilancio in ipotesi violati. Per effetto della decisione si potrà dare seguito all´adeguamento previsto dal contratto già sottoscritto dal Coran e dai sindacati


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