ALGHERO - Nuova vita per il polmone verde dell’Arenosu. L’area boscata all’interno del Parco naturale regionale di Porto Conte adiacente all’area abitata di Fertilia e che corre lungo la statale 127bis direzione Capo Caccia, è oggetto ormai già da quasi un anno di intensi lavori silvicolturali, di bonifica dalle discariche, messa in sicurezza e rinaturalizzazione a cura dell’Ente Foreste della Sardegna nell’ambito di specifiche misure di finanziamento regionale.

Parallelamente il Parco regionale di Porto Conte sta intervenendo per attrezzare con apposita cartellonistica informativa numerosi km di sentieri e addirittura percorsi ginnici all’aria aperta. Sempre a cura del Parco di Porto Conte e attraverso una specifica convenzione con l’Assessorato regionale al lavoro sono in corso lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dei sentieri nel complesso forestale di Punta Giglio. Nell’ottica di comunicare lo stato dei lavori in corso e quelli già ultimati è prevista una conferenza stampa aperta anche ai comitati e comunità locale venerdì prossimo 25 luglio alle ore 10 nell’area ricreativa del chiosco “il bivio” nei pressi della rotatoria di Fertilia. Saranno presenti i vertici del Parco di Porto Conte, dell’Ente Foreste della Sardegna e del Comune di Alghero.

Il programma prevede inoltre due iniziative collaterali nella serata per imparare a conoscere il funzionamento del percorso vita sulla pista ciclabile e scoprire le emergenze belliche lungo uno dei sentieri attrezzati verso Monte Murone. Per questi due appuntamenti è previsto il coinvolgimento del gruppo sportivo“ Functional training” in collaborazione con Dynamica Alghero e Mma Alghero del gruppo FAI di Alghero. La dimostrazione del funzionamento del percorso vita è previsto alle ore 19 ed è aperta a tutti, mentre l’escursione guidata a cura del gruppo Fai di Alghero nei pressi delle postazioni militari di Monte Doglia, Monte Murone e Pischinales è fissata per le ore 19,30. Il ritrovo è presso la piazza centrale di Fertilia alle ore 19 da dove si partirà verso Monte Doglia, occorre essere automuniti.

Nella foto: i nuovi pannelli