L’ormai ex bomber della 1945 Alghero analizza la situazione della società giallorossa, saluta gli amici e si toglie qualche sassolino dalla scarpa
ALGHERO - «Sul nuovo progetto posso dire che le cose non si programmano a luglio, ma son cose che si programmano negli anni. Io, a 30 anni, mi sento nel pieno della maturità calcistica. I numeri sono dalla mia e non credo che qualcuno della società possa dire nulla». A parlare è Fabrizio Serra, che vede finire la sua avventura ad Alghero dopo quattro stagioni. Quattro stagioni di sofferenze e soddisfazioni, con oltre ottanta reti segnate e con la fascia da capitano ben legata al braccio sinistro da un anno e mezzo.
«Credo che a qualcuno che ha detto che giocatori di una certa età devono andare a giocare in campionati amatoriali – prosegue, ricordando una dichiarazione dei gironi scorsi del vicepresidente della 1945 Alghero
Angelo Mannu - posso rispondere che i vecchi sono quelli che alla fine hanno salvato la baracca. E che in questi ultimi quattro anni, ad Alghero hanno avuto giocatori professionisti in una società gestita da amatoriali. Il minimo che qualcuno può fare è ringraziare chi gli ha permesso di mantenere la squadra nel campionato di Eccellenza Regionale in questi anni pieni di difficoltà. Hanno perso l’ennesima occasione per dare un’immagine ed uno stile alla società – prosegue - creandola invece al loro immagine e somiglianza». Il bomber analizza brevemente anche la situazione allenatore, con Fabio Pala non confermato. «La società ha gestito molto male la “questione Pala”. Potevano riconfermare un allenatore che si è subito messo a disposizione a lavorare con quello che aveva. Però le scelte son loro e sapranno loro cosa fare».
Archiviata l’esperienza in giallorosso, Fabrizio Serra guarda avanti. «Per quanto riguarda la mia situazione, ancora non so di preciso dove andrò. Ho qualche buona proposta in ballo, ma ancora non ho preso una decisione definitiva». La chiusura, è dedicata agli affetti che si lasciano negli spogliatoi. «Volevo augurare il meglio all’Alghero e ringraziare le persone che in questi anni mi sono stati davvero vicino e che mi hanno sostenuto anche nei momenti più difficili. Credo di aver avuto tanto, ma anche di aver dato tanto. In particolare – conclude - vorrei ringraziare il vero simbolo di Alghero e dell’Alghero: Zio Piero (il mitico Txu Piero, ndr), una persona fantastica».
Nella foto: Fabrizio Serra
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