PORTO TORRES - Il Gruppo consiliare del Partito democratico insieme al circolo cittadino rispondono alle dichiarazioni fatte dal Ivan Cermelli (Forza Italia) e Pietro Madeddu (Partito sardo d’azione), sul metodo della nomina del Presidente del Consorzio industriale provinciale, adottato dal Pd, definite affermazioni populiste che hanno a che fare più con le logiche del fango che con il reale interesse per la comunità, fatte a distanza di meno di un anno dalle prossime elezioni comunali. « E’ interessante notare come esponenti locali della maggioranza appartenenti a partiti come Forza Italia e al Psd’Az ululino accuse contro il Pd per la mancata nomina di un portotorrese, pur senza indicarne uno, come presidente del consorzio industriale», si legge nel documento.

Il Pd di Porto Torres non ha condiviso né nel merito ne’ nel metodo la nomina di Pasquale Taula alla presidenza dell’ASI, così come non condivide il sistema che adottano Forza Italia e Partito sardo d'azione per le nomine politiche, contestando quanto affermano i consiglieri Ivan Cermelli e Pietro Madeddu sulla procedura utilizzata dal Pd. «Sarebbe bello se i consiglieri Cermelli e Madeddu, che un anno fa salvarono l’attuale amministrazione passando in maggioranza per il “bene della città” e, per lo stesso motivo, accettarono la presidenze della commissione ambiente, la presidenza del consiglio e qualche assessorato, ci spiegassero in che modo loro ed i loro partiti seguono le logiche di appartenenza territoriale e competenza per le nomine politiche», chiede il Pd nel documento.

« In particolare Ivan Cermelli, rappresentante di Forza Italia, quali sono le logiche seguite dal ministro Lupi, ai tempi suo collega di partito, quando ignorando Porto Torres, rinominava in maniera illegittima un olbiese con la terza media alla presidenza dell’Autorità Portuale», sottolinea il gruppo consiliare e il circolo cittadino del Partito democratico di Porto Torres. «Che dire poi del consigliere Pietro Madeddu, un portotorrese con la qualifica di “meccanico navale” che da anni è presidente della Chilivani Ambiente grazie al fatto che è stato nominato, al pari del contestato presidente dell’ASI, anch’esso da un consiglio di amministrazione di un consorzio industriale, in questo caso di Chilivani-Ozieri, ignorando totalmente i famosi criteri di competenza e di appartenenza territoriale che oggi invece reclama a gran voce», si legge nella nota, nei confronti del rappresentante consiliare del Partito sardo d’azione.

«A questo punto viene anche da chiedersi come possa svolgere il ruolo di presidente della commissione ambiente del comune di Porto Torres visto che è palesemente in conflitto di interesse con il suo ruolo di presidente della Chilivani Ambiente Spa. Per comprendere meglio l’entità di tale conflitto basta domandarsi su chi si avvantaggia in una situazione in cui, mentre la Chilivani Ambiente Spa presieduta da Pietro Madeddu amplia la propria discarica ad Ozieri, lo stesso da presidente della commissione ambiente del comune di Porto Torres, si esprime contro l’ampliamento della discarica del consorzio industriale di cui Porto Torres fa parte», precisa il Partito democratico.