Approvato in Aula l´ordine del giorno presentato dal centrosinistra sull´accordo con lo Stato sul patto di stabilità. In precedenza bocciato l´odg del centrodestra
CAGLIARI - E' stato approvato in Consiglio regionale l'ordine del giorno presentato dal centrosinistra sull'accordo con lo Stato sul patto di stabilità. Un invito ad andare avanti dopo l'occupazione dell'Aula nella giornata di ieri [
LEGGI] perché «l'importante risultato permetterà alla Sardegna di poter spendere per intero le proprie risorse, incrementate dal 2015 per oltre un miliardo di euro». In precedenza era stato bocciato l'ordine del giorno firmato dalle opposizioni che impegnava il presidente della Giunta alla rinegoziazione dell'intesa siglata il 21 luglio con il governo (19 voti favorevoli,34 contrari).
Su questo è intervenuto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, che esprimendo il parere negativo da parte della giunta, ha sottolineato come in ogni accordo ci siano «parti scritte e parti non scritte. In questo caso la parte non scritta è la leale collaborazione con lo Stato. L'accordo raggiunge essenzialmente due obiettivi: la necessità urgente di immettere nell'economia soldi veri in tempi rapidi, perché fuori da qui ci sono persone e aziende in estrema difficoltà, c'è disperazione reale; poi l'attivazione di quanto sostenuto dalla Corte Costituzionale sull'irragionevolezza dei vincoli di spesa e l'accordo risponde a questa indicazione».
«E' una responsabilità che ci siamo assunti - ha concluso il presidente -. So bene che tante volte, in passato, lo Stato si è comportato in maniera sleale con la Sardegna, ma ora il clima è differente. In ogni caso ai primi segnali di slealtà, se mai ci saranno, denunceremo subito. E se così dovesse essere, ripartiremo subito col contenzioso, tenendo ben presente la considerazione che come in ogni contenzioso si va per tempi lunghi e in questo momento storico non ce lo possiamo permettere».
Nella foto: Francesco Pigliaru
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