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Porto Torres 24notizieportotorresAmbienteInquinamento › Piras, Sel: « Avanti bonifiche a Porto Torres»
M. P. 8 settembre 2014
Piras, Sel: « Avanti bonifiche a Porto Torres»
Presentata una mozione alla Camera dal deputato di Sel Michele Piras che chiede al governo un intervento immediato sulle bonifiche a Porto Torres trascurate ormai da troppo tempo


PORTO TORRES - Presentata la mozione alla Camera dal deputato di Sel Michele Piras che chiede al governo un intervento immediato sulle bonifiche a Porto Torres trascurate ormai da troppo tempo. Tale mozione nasce dalla richiesta del circolo Sel Porto Torres e dal consigliere Toni Chessa fatta allo stesso Piras durante il convegno cittadino organizzato a Porto Torres a luglio dal Titolo" Dalle Bonifiche alla valorizzazione del Territorio". «Considero preoccupante ed ingiusto il silenzio calato sulle bonifiche dei siti contaminati a Porto Torres, area industriale che presenta una molteplicità di situazioni particolarmente gravi, classificate Sin (Sito interesse nazionale), e per le quali le bonifiche dovrebbero costituire una priorità per qualsiasi governo. Sia per risanare l'ambiente, garantire la salute pubblica, che per creare occupazione in una delle aree più colpite dai processi di deindustrializzazione e da elevatissimi tassi di disoccupazione», così il deputato di Sel Michele Piras che ha presentato una mozione in parlamento per sbloccare la situazione.

Il deputato ha quindi ripercorso le varie tappe della vicenda ricordando che il 22 gennaio 2002 era stato sottoscritto il protocollo per gli interventi di risanamento ambientale dei siti EniChem Spa e Polimeri Europa Srl, e che nell'ambito di tali accordi si prevedeva di risanare e tutelare l'ambiente attraverso azioni di disinquinamento, bonifica e messa in sicurezza dei siti, di riduzione delle emissioni in atmosfera e di prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti. Il 7 febbraio 2003 era stato, inoltre, emanato il decreto del ministero dell'Ambiente con il quale è stato perimetrato il sito di interesse nazionale di "aree industriali di Porto Torres".
Un'area che si estende su oltre 1.800 ettari e comprende il Polo Petrolchimico (stabilimenti Syndial e discariche controllate e non interne agli stabilimenti quali l'area Minciaredda, la discarica Cava Gessi, discariche industriali ed altre aree interessate dallo smaltimento di rifiuti, stabilimenti Ineos Vinyls-ex Evc, Sasol ed altri), il Polo Elettrico (centrale E.On.-ex Endesa e impianti Terna), le aree del Consorzio Asi di Porto Torres.

In particolare l'area marina antistante il nucleo industriale, già definita dalla perimetrazione del 2003, comprende il porto industriale di Porto Torres e si estende tra la foce del Rio Mannu (confine orientale) e lo Stagno di Pilo (confine occidentale) per una superficie complessiva di circa 2.700 ettari. Piras ha sottolineato che «nell'ambito della complessa situazione dell'area di Porto Torres risultano emblematici i dati relativi all'inquinamento riscontrato nella darsena del porto industriale: il rapporto predisposto dalla Direzione per la tutela del territorio e dall'Ispra aveva rilevato livelli di benzene 417 mila volte oltre i parametri consentiti dalla normativa, toluene 3.300 volte, etilbenzene 226 volte, e altre decine di sostanze cancerogene, tutte riconducibili comunque alle lavorazioni dello stabilimento chimico e dell'area industriale, ben al di sopra dei limiti consentiti».

Il 22 settembre 2009 è stato anche stipulato a Roma l'accordo di programma fra la Regione, il ministero dell'Ambiente, la Provincia, i comuni di Porto Torres e Sassari per gli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza d'emergenza e bonifica nel Sin Porto Torres, mentre le indagini dell'Arpas «avevano rilevato le anomalie di funzionamento del sistema di emungimento e barrieramento idraulico a causa delle quali le acque di falda contaminate, che circolano sotto l'area industriale, sono in diretta correlazione con lo stato di contaminazione dello specchio d'acqua antistante la darsena. Il 10 novembre 2011 il ministro dell'Ambiente autorizzò l'avvio dei lavori ma la Syndial presentò ricorso avverso le ordinanze della provincia di Sassari sulle bonifiche». Piras chiede al Governo l’attivazione immediata delle bonifiche delle aree maggiormente contaminate, da parte dei soggetti responsabili con la costante presenza e il controllo del governo e della Regione Sardegna.
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