PORTO TORRES - Il Mondo del pugilato è in lutto. Si è spento lunedì sera all’età di 54 anni, nella sua abitazione a Porto Torres, Marco Mura, prima giocatore e allenatore di basket, poi le cose della vita lo avevano portato a condividere insieme al fratello Luciano e Alberto Mura la passione per la Pugilistica, divenendo così Presidente del Professional team e in seguito dirigente sportivo dell’Asd Boxing Club Alberto Mura, l’associazione sportiva fondata dal fratello Alberto (scomparso nel 2013), e mantenuta in vita dal team di allenatori, tecnici e dirigenti come Marco.

Difficile era stato per lui sopportare la perdita prematura del fratello Alberto, punto di riferimento per molti, ma soprattutto figura influente nella vita di Marco. Lo dimostra un suo post pubblicato qualche giorno fa sulla sua pagina di facebook, «Quando “decide di andarsene” una persona con cui hai condiviso un pezzo di percorso sulla strada della crescita, è ancora più duro accettarne la perdita. Pensi che è presto, il suo tempo non era ancora arrivato, che è ancora troppo giovane e vitale per morire. Pensi che tutto questo, non fa parte di quell’ordine naturale che regola le cose della vita e della morte. Pensi che no, non si fa così! Così oltre al dolore e alla tristezza si prova rabbia per non aver capito, e un disarmante senso di frustrazione per l’impotenza di non aver saputo o potuto far nulla».

Con la scomparsa di Marco Mura viene a mancare non solo un protagonista della vita sociale e sportiva della nostra città, ma soprattutto un sostegno prezioso per i tanti giovani talenti che frequentano la palestra di boxe e che si avvicinano al mondo del pugilato, la nobile arte che Marco conosceva bene. I funerali questa mattina alle 11, presso la chiesa di Cristo Risorto. La redazione di Portotorres24 unendosi all’unanime cordoglio del mondo sportivo, porge alla famiglia le più sincere e sentite condoglianze.