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D.C. 18 settembre 2014
Nuova vita al Marino di Cagliari: interpellanza in Regione
Dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An, Paolo Truzzu, parte un’interpellanza al presidente Pigliaru per sollecitarlo a riqualificare l’Ospedale Marino di Cagliari, al fine da evitare pericolosi cedimenti e aiutare il capoluogo ad essere scelto come città della cultura 20019


CAGLIARI - «Il vecchio Ospedale Marino di Cagliari cade a pezzi per incuria e degrado, cosa aspetta la Regione a consegnare lo stabile alla società che lo dovrebbe riqualificare?». Con questo quesito Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An, ha presentato la settimana scorsa un’interpellanza come primo firmatario al presidente Pigliaru, affinché spieghi le ragioni che «bloccano ogni intervento». La sua richiesta si inserisce in un periodo in cui si parla di restituire alla collettività aree interdette da tempo, quando per Truzzu sarebbe assai più urgente intervenire per sbloccare un progetto di riconversione «di un rudere, il cui decadimento aumenta inesorabilmente, costituendo un pericolo per i cittadini e gli incauti sbandati e barboni che vi dimorano».

Si tratta di un edificio di pregio, che rappresenta un simbolo per la città di Cagliari, per il quale è stato presentato un progetto di ristrutturazione, ad opera di uno dei più apprezzati e importanti architetti italiani del 900 Ubaldo Badas, che aiuterebbe il capoluogo sardo, candidato a capitale europea della cultura nel 2019, ad essere scelto. «Non si può pensare di attirare turisti e valorizzare l’area fintanto che sull’arenile incombe pericolante un mostro marino di cemento – ha detto a tal proposito il consigliere regionale - un vero e proprio pugno nell’occhio per ogni visitatore».

D’accordo anche lo stesso Comune di Cagliari che, tramite il suo primo cittadino e sollecitato da mozioni e interrogazioni da parte dei consiglieri dell'assemblea civica, sembra aver emesso un'ordinanza che obbligherebbe la Regione a pulire e mettere in sicurezza il sito interessato. «Dalla Regione solo silenzi- ha accusato poi Truzzu- Viale Trento deve liquidare una settantina di milioni di euro per i danni causati a un imprenditore privato per un progetto approvato e mai realizzato in un’altra area di Cagliari, non vorremmo che anche in questa circostanza l’inerzia degli amministratori debba essere pagata dalle tasche dei cittadini».

Anche la società “Prosperius”, che attende la consegna dello stabile per iniziare i lavori, pare abbia presentato da tempo domanda di accreditamento al sistema sanitario regionale, non ricevendo risposta. «Gli imprenditori sono da considerarsi una risorsa perché possono creare lavoro – ha aggiunto poi il rappresentante in regione dei Fratelli d’Italia-An - ed è quindi fondamentale non perdere preziose occasioni di sviluppo e crescita mortificando l'iniziativa privata con le lungaggini burocratiche, pagando così altri danni materiali, oltre gli incalcolabili danni d'immagine per la nostra Regione».
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