E.On chiede, al Ministero dello sviluppo economico, la proroga per la realizzazione del nuovo gruppo a carbone da 410 MWe a Fiumesanto
PORTO TORRES - La multinazionale tedesca E.On, così come previsto dagli accordi sottoscritti il 30 giugno scorso a Cagliari, congiuntamente alla Provincia di Sassari, ha ufficializzato al Ministero dello Sviluppo Economico la richiesta di un’ulteriore estensione alla proroga della data di avvio lavori per la realizzazione del 5° gruppo a carbone da 410MWe nella centrale termoelettrica di Fiumesanto.
Le ragioni del ritardo dell'avvio lavori, da cui la necessità di chiedere la proroga, deriverebbero secondo E.On dalla circostanza che non è stato ancora approvato il "Piano stralcio" da parte del Ministero dell'Ambiente. Circostanza questa non negata dallo stesso ministero, che però chiarisce in una nota, di non poter stabilire una data di approvazione, per il mancato ricevimento da parte di Ispra, Regione Autonoma della Sardegna, Provincia di Sassari e Arpa Sardegna, ciascuna per i profili di competenza, del parere istruttorio indispensabile per poter procedere alla stesura del Decreto ministeriale di approvazione del progetto.
Il Progetto di bonifica unitario sarà poi predisposto una volta ottenuti i pareri degli enti indicati. Per cui E.On non avendo ancora ottenuto l'approvazione nè del "Piano stralcio" e nè del "Piano di Bonifica Unitario", dichiara di non aver potuto avviare le procedure per l'assegnazione dei relativi lavori: da qui il ritardo dell’avvio lavori per la realizzazione del quinto gruppo a carbone. Su tali premesse, la società tedesca evidenzia il persistere della condizione che ostacola l’avvio dei lavori, e pertanto ha ora avanzato istanza di proroga di ulteriori 24 mesi per poter iniziare il lavori di realizzazione del nuovo gruppo a carbone da 410 MWe. E’ evidente che con l’eventuale concessione della proroga l’acquisto della termocentrale di Fiumesanto diventa più appetibile.
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