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Mariangela Pala 24 settembre 2014
Porto Torres: Ok al Regolamento rifiuti, opposizione si astiene
Approvato, non senza polemiche, dal Consiglio comunale nella seduta odierna, il “Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati, igiene urbana e ambientale”


PORTO TORRES - Approvato, non senza polemiche, dal Consiglio comunale nella seduta odierna, il “Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati, igiene urbana e ambientale” che rappresenta il documento con cui l’Amministrazione comunale definisce gli standard di servizio che intende garantire ai cittadini, fissando le regole per la corretta gestione del servizio di igiene urbana. Nove i voti favorevoli espressi dalla maggioranza contro i cinque astenuti della minoranza, che hanno permesso l’approvazione di un Regolamento, che costituisce la premessa per avviare le procedure per una nuova gara d’appalto del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Aggiornato al contesto normativo regionale, il Regolamento ha la finalità di una corretta gestione dei rifiuti urbani, intesa come insieme di azioni di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento, e il controllo delle procedure per il decoro urbano e l'igiene ambientale. Proprio su quest’ultimo aspetto, si è aperta la discussione in consiglio, in relazione all’educare, controllare, correggere e sanzionare cittadini e aziende rispetto ai corretti comportamenti nella raccolta e nel conferimento dei rifiuti. «Ci tengo a sottolineare che credo sia democraticamente dovuto informare la cittadinanza su quanto succede durante le commissioni e cosa comporta da un punto di vista politico una modifica del Regolamento rifiuti, – interviene il consigliere Toni Chessa – infatti attraverso i Regolamenti si incide sui capitolati speciali d’appalto così come è importante che sia i regolamenti come gli appalti vengano rispettati, e a Porto Torres non succede né l’uno né l’altro».

Il consigliere Chessa fa riferimento alle accuse fategli da qualche esponente della maggioranza, circa una sua esternazione sulla gestione dell’appalto dei rifiuti urbani, apparsa sulla stampa. Il nuovo Regolamento stabilisce, inoltre, le sanzioni amministrative per violazioni delle disposizioni regolamentari in materia di abbandono o scorretto conferimento dei rifiuti, con l’obiettivo di intervenire sui troppi casi di degrado ambientale che si verificano in tutto il territorio cittadino. «La città è sporca perché i capitolati non vengono messi in pratica e perchè vi è quasi totale assenza di sanzioni – aggiunge Chessa – tutto questo induce il cittadino a non ottemperare al pagamento delle sanzioni, poiché le stesse non vengono applicate ai gestori inadempienti».

Dubbi anche sulla efficacia delle isole ecologiche, previste dal Regolamento sui rifiuti per le attività commerciali, da dislocare nei diversi punti del centro cittadino. I dati, secondo Chessa confermerebbero che il passaggio da un sistema di raccolta di tipo spinto ad uno di tipo misto, diminuirebbe le percentuali di raccolta differenziata, perché si correrebbe il rischio di inquinare il rifiuto all’interno delle stesse isole ecologiche, con la probabilità di generare le discariche abusive, difficilmente controllabili con qualsiasi sistema di gestione e di verifica degli stessi, come le telecamere. L’intervento del consigliere Pietro Madeddu è diretto a diffendere il capitolato d’appalto dei rifiuti urbani gestito dalla Ciclat , «il regolamento è stato varato per dare risposte positive, e con una tariffa sulla nettezza urbana inferiore rispetto ad altri paesi. Dobbiamo vigilare per far rispettare i regolamenti, ma spesso non esiste in questa città un senso civico. Per quanto riguarda la società che gestisce il servizio devo sottolineare che noi siamo riusciti ad ottener dei servizi aggiuntivi con un rapporto qualità prezzo che ha permesso di rendere il servizio, il più efficiente della Sardegna».

Interviene inoltre a ribadire che nel centro ecologico si permette di conferire sia ai cittadini che ai commercianti, «dobbiamo far funzionare ciò che già funziona bene. E migliorare ciò che non è efficiente», conclude Madeddu. Sulle sanzioni, l’assessore all’ambiente Gavino Gaspa precisa che il Regolamento è stato modificato per aggiornare il sistema della sanzioni e renderle più restrittive per i cittadini, mentre per quanto riguarda le isole ecologiche la funzione, secondo Gaspa, è quella di rendere più decoroso il centro cittadino eliminando i bidoni che spesso creano disagio ai cittadini residenti nella zona.
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