M. P.
9 ottobre 2014
Petroltecnica è in campo per l’importante “progetto Nuraghe”. Sono partiti i lavori di bonifica del sito di interesse nazionale di Porto Torres, aggiudicato all’azienda corianese
PORTO TORRES - Petroltecnica è in campo per l’importante “progetto Nuraghe”. Sono partiti i lavori di bonifica del sito di interesse nazionale di Porto Torres, aggiudicato all’azienda corianese. Il progetto presentato, nei giorni scorsi, dall’amministratore delegato di Syndial, Alberto Milani ai media nazionali e internazionali, richiede tre anni di lavoro per portare a termine il primo step della bonifica. Petroltecnica, che ha partecipato alla progettazione mettendo in campo una squadra di tecnici di rilievo, è il mandante di maggior peso, con una quota di partecipazione del 20%, nel raggruppamento di imprese coordinato dal gruppo Astaldi (al 48,55%), la società italiana che si è aggiudicata il contratto dal valore di 71 milioni di euro per la bonifica dell’area industriale dell’ex complesso petrolchimico di Porto Torres.
Risultato positivo, che ha premiato un impegno di oltre due anni. “I principali punti di forza del nostro progetto – commentano i vertici dell’azienda - rispetto a quelli concorrenti sono stati sicuramente il fatto di aver dato valore alla sostenibilità ambientale della bonifica, di aver studiato approfonditamente le linee guida ministeriali e di aver dato la giusta importanza alla riqualificazione dell’area, a valle delle bonifiche». Partito l’iter per le autorizzazioni (circa 9 mesi) necessario per dare avvio all’intervento di bonifica, che avrà una durata di circa tre anni con la previsione di impiegare circa 70 unità lavorative. Le bonifiche riguarderanno la zona industriale Syndial e più precisamente tre siti: la collina dei veleni di Minciaredda, l’area delle palte fosfatiche e quella delle peci Dmt. Gli ettari inquinati trattati saranno circa 100.
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