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Mariangela Pala 16 ottobre 2014
Moda e arte per l’Airc a Porto Torres
Sostenere la ricerca oncologica, sensibilizzando l’opinione pubblica. E´ lo scopo della sfilata di moda in programma sabato 18 ottobre alle 20.30 presso la sala Filippo Canu


PORTO TORRES - Sfilare per fare del bene. Sostenere la ricerca oncologica, sensibilizzando l’opinione pubblica. E' lo scopo della giornata particolare in programma sabato 18 ottobre alle 20.30 presso la sala Filippo Canu. La sfilata di moda è organizzata dalla stilista Antonella Fini e dall’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) allo scopo di raccogliere fondi per la ricerca. L’iniziativa è stata presentata ieri al Palazzo del Marchese, dall’assessore ai servizi sociali Piera Casula che ha sottolineato : «l’iniziativa fa partire a Porto Torres un anno zero sulla questione dei tumori. Si tratta di un progetto che associa arte e sociale, mettendo a nudo la possibilità di sconfitta che la ricerca offre rispetto a questo male tremendo che è il cancro».

Elogio ad una iniziativa che nasce dal forte impegno e dalla generosa disponibilità dell’ideatrice e delle sue collaboratrici, Roberta Gallo ( pubblicista) e Simona Ruda (responsabile commerciale). «La collezione Impronte nasce da un forte senso civile e dalla necessità di dare vita ad un progetto a sostegno della ricerca», ha dichiarato Antonella Fini. Alla conferenza erano presenti la referente per Porto Torres del comitato Sardegna, Pina Carboni, la consigliera del comitato Airc Sardegna, Paola Mulas e la docente universitaria di patologia molecolare e ricercatrice Airc, Rosa Maria Pascale., che ha dichiarato: «l’Airc ha finanziato il progetto di ricerca perché volto a ricercare le cause che portano alla comparsa della malattia, che è curabile in tutte le sue espressioni quando si fa prevenzione, attraverso la diagnosi precoce», ha affermato la ricercatrice Pascale.

La collezione di abiti “Impronte” vedrà sfilare tra le modelle oncologhe, ricercatrici e donne che hanno lottato e sconfitto la malattia e che si metteranno in gioco con coraggio per contribuire all’ iniziativa di solidarietà. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi dalla vendita dei capi per poter acquistare alcuni strumenti diagnostici: cromatografo ad alta pressione, microscopio con macchina digitale ed analisi di immagine, in grado di individuare la lesione prima che si sviluppi la malattia, con costi che variano dai 10 ai 20mila euro per ciascuna apparecchio.
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