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S.I. 18 ottobre 2014
Cna: «In Sardegna appalti pubblici in crescita»
Relazione da parte della Cna Sarda che per bocca dei rappresentanti Francesco Porcu e Mauro Zanda illustra una relazione sulla situazione degli appalti in Sardegna


CAGLIARI - Dopo una lunga fase di stagnazione gli appalti pubblici tornano a crescere in Sardegna. Nel periodo gennaio-settembre 2014 il numero delle gare è infatti aumentato del 6% (da 773 gare a 817) e il valore economico degli appalti è cresciuto del 18% (da 508 milioni a 600 milioni). Attualmente, si evince da un rilevamento della Cna Sardegna, il mercato complessivo delle opere pubbliche in Sardegna è rappresentato da 817 bandi del valore di circa 600 milioni di euro, riferiti a 718 gare di importo noto. «La forte crescita degli importi è dovuta principalmente alla presenza di tre gare Anas del valore complessivo di circa 117 milioni indette nel mese di settembre», commentano Francesco Porcu e Mauro Zanda, rispettivamente segretario regionale della Cna sarda e presidente della Cna Costruzioni. Si tratta il completamento e adeguamento del tratto compreso tra il km 23+885 ed il km 32+412 della statale 131 Carlo Felice, del valore di circa 46 milioni e di due lotti per il completamento della strada S.S 125 tra Cagliari e Tortolì del valore complessivo di circa 71 milioni di euro.

Secondo l’analisi della Cna i Comuni rimangono i principali committenti pubblici, con 568 interventi del valore di 150 milioni. Questi valori sono in calo per numero – spiegano Porcu e Zanda - ma in crescita per importo rispetto allo stesso periodo del 2013: -5% il numero (da 599 gare a 568); +22% l’importo (da 123 milioni a 150 milioni). La loro incidenza sul mercato complessivo delle opere pubbliche è rappresentata da quote del 70% per numero (era del 77% un anno prima) e del 25% per volume d’affari (era del 24% nel 2013). Tra gli altri committenti si distingue principalmente l’Anas (25 gare per 169 milioni) con in primo piano le tre maxi gare sopra descritte. Rispetto allo stesso periodo del 2013 l’Anas registra tassi di crescita esponenziali sia per numero (+257%, da 7 gare a 25), che per importo (+1.758%, da 9 milioni a 169 milioni).
In forte crescita gli appalti banditi dalle Aziende speciali che hanno promosso 49 iniziative dal valore complessivo di 142 milioni, e che registrano rispetto al periodo gennaio-settembre del 2013 una crescita del 63% per numero e del 329% per valore (da 33 milioni a 142 milioni), principalmente per l’attività di Abbonoa Spa ed E.N.A.S. - Ente Acque della Sardegna. In primo piano la gara, divisa in 5 lotti, indetta da Abbanoa Spa per la conduzione, sorveglianza, controllo e manutenzione degli impianti di trattamento delle acque reflue e degli impianti di sollevamento fognari e la conservazione, adeguamento e miglioramento del patrimonio impiantistico del valore complessivo di oltre 109 milioni. A livello provinciale, secondo la rilevazione della Cna la provincia di Cagliari si distingue per numero di gare e per valore economico con 135 iniziative (pari ad una quota del 17% del totale regionale), e 141 milioni (pari ad una quote del 23% del totale regionale), di cui circa 46 milioni relativi alla maxi gara Anas. Importante anche l’attività nella provincia di Oristano (125 gare per 39 milioni) e in Ogliastra (48 gare per circa 80 milioni, di cui circa 71 relativi a due delle tre gare Anas sopradette. Da segnalare inoltre la gara promossa dall’Autorità Portuale di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres per la progettazione definitiva ed esecutiva sulla base del progetto preliminare e per la realizzazione dei lavori per il prolungamento dell'antemurale di ponente e della resecazione della banchina Alti Fondali del porto civico di Porto Torres, del valore di oltre 31 milioni di euro e le 25 gare del valore di oltre 119 milioni di euro che riguardano tutto il territorio regionale, tra le quali spicca la gara, divisa in 5 lotti, indetta da Abbanoa Spa del valore complessivo di oltre 109 milioni.

«Si tratta di segnali molto deboli, non sufficienti a scuotere un mercato ancora ai minimi storici - dichiarano Porcu e Zanda -: Confidiamo nell'impegno assunto dal Consiglio Regionale di approvare entro il prossimo 29 novembre il disegno di legge che, nel riordinare e semplificare in maniera organica le disposizioni in materia urbanistica ed edilizia, è chiamato a dare continuità alle norme sul cosiddetto piano casa». «Il provvedimento, su cui stiamo ancora compiendo i dovuti approfondimenti, è condivisibile nella filosofia che lo ispira – proseguono Porcu e Zanda - : riordina, semplificando la materia urbanistico-edilizia, offre elementi di chiarezza e certezza di diritto a famiglie ed operatori del settore, riconosce carattere di strutturalità - in un quadro di sostenibilità e di uso controllato del territorio - delle premialità volumetriche per gli interventi sugli edifici esistenti, mantenendo intatto il contributo offerto al settore in termini volume d'affari (circa 150 milioni all'anno) e le ricadute occupazionali. Per questo è importante evitare vuoti normativi che aggraverebbero la stagnazione del settore e, come da impegno assunto dal Consiglio Regionale, approvare le nuove norme entro il 29 novembre, data di scadenza del vecchio piano casa».
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