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M. P. 25 ottobre 2014
Darsena servizi, Scarpa ordina il piano d´azione
Firmata l’ordinanza dal Sindaco Beniamino Scarpa con cui si dispone che la società Syndial effettui tutte le attività indispensabili per ridurre i rischi sanitari nella Darsena Servizi


PORTO TORRES - Firmata l’ordinanza dal Sindaco Beniamino Scarpa con cui si dispone che la società Syndial effettui tutte le attività indispensabili per ridurre i rischi sanitari nella Darsena Servizi, area in cui fu riscontrato inquinamento da benzene e che quattro anni fa il sindaco chiuse al transito e alla sosta. Nel giugno scorso in seguito all’ultima conferenza di servizi sulla la situazione della darsena interdetta al pubblico per emergenza ambientale, il primo cittadino aveva ribadito a Syndial e a tutti gli enti coinvolti che hanno competenze ambientali, la priorità ad eliminare i rischi per la salute delle persone che possono derivare dall’inquinamento della Darsena servizi. Il progetto strutturato da Syndial prevede interventi per 7,8 milioni di euro ed è stato condiviso da tutti gli organi pubblici di controllo.

Il sindaco aveva provveduto a interdire l’area nell’ottobre del 2010 per gli alti valori di benzene riscontrati attraverso i monitoraggi dell’Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente). L’ordinanza prevedeva che fosse consentito "l’accesso finalizzato alle attività di monitoraggio ambientale degli enti istituzionali competenti con l’adozione di tutte le cautele previste dalla legge". Tale ordinanza era stata reiterata nel 2013, un provvedimento di interdizione dell’area prospiciente alla darsena servizi del porto industriale, che comprende la strada di accesso al piazzale antistante la darsena e lo stabilimento dell’Impresa Turritana. «L’amministrazione comunale ha lavorato per risolvere un problema che si trascinava da decenni – sottolinea il sindaco Scarpa – con l’obiettivo di trovare la soluzione a una storica criticità riscontrata a ridosso della nostra area produttiva e portuale. Ho disposto che Syndial proceda all’immediata esecuzione degli interventi di indagine ambientale previsti nel piano d’azione, senza alcun onere a carico del Comune di Porto Torres, allo scopo di ridurre i rischi sanitari e per tutelare la salute delle persone».

Nel marzo del 2011 Beniamino Scarpa aveva ordinato a Syndial, che si era resa disponibile, l’esecuzione del piano d’indagine volto a risolvere il problema ambientale riscontrato nell’area della Darsena Servizi. Il percorso si era interrotto l’anno successivo in seguito alle indagini giudiziarie avviate dalla Procura della Repubblica di Sassari e al conseguente incidente probatorio. Quest’anno, con la chiusura delle indagini preliminari svolte dall’autorità giudiziaria, il confronto tra l’amministrazione comunale, la società e gli enti di controllo si è riaperto, fino ad arrivare alla nuova ordinanza di avvio del Piano d’azione che Syndial dovrà svolgere in contraddittorio con il dipartimento provinciale dell’Arpas e con il Settore Ambiente del Comune di Porto Torres.

Il piano prevede il rilievo geofisico e geomorfologico dei fondali, il tracciamento e la verifica delle linee interrate dismesse, le indagini propedeutiche agli interventi nel piazzale della Darsena finalizzati a individuare contaminazioni dei terreni, le prove idrogeologiche per individuare possibili percorsi di migrazione delle acque, i monitoraggi in corso d’opera delle matrici ambientali di acque marine, sotterranee e aria, la rimozione delle linee interrate dismesse che costituivano gli scarichi idrici dello stabilimento fino alla metà degli anni Ottanta, l’impermeabilizzazione superficiale dei terreni nell’area della Darsena e delle pareti laterali. Il Piano dovrà essere realizzato entro sedici mesi dall’emissione dell’ordinanza. In sede di Conferenza dei Servizi saranno, inoltre, valutate le opportunità di realizzare confinamenti idraulici mediante il livellamento e l’impermeabilizzazione del fondale e confinamenti idraulici delle acque di impregnazione presenti nei materiali di riporto del piazzale mediante una barriera fisica. «Si tratta di un progetto importante per la nostra comunità e che non avrà costi a carico della collettività. Il confronto – conclude Beniamino Scarpa – ha portato all’individuazione di una soluzione definitiva verso un problema ereditato dal passato e rimasto irrisolto per troppo tempo».
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