M. P.
8 novembre 2014
L´obiettivo del progetto didattico approvato dalla Giunta comunale è coinvolgere istituti, associazioni e cittadini nel piano educativo e di riqualificazione
PORTO TORRES - Scuola, una parola che racchiude dentro di sé tante speranze, tante fatiche, l’impegno di docenti e genitori, il lavoro dei bambini e dei ragazzi. Oggi la scuola è al centro di un cambiamento che viviamo ogni giorno anche nel lavoro e nella vita di relazione; l’istituzione scolastica spesso fatica a stare al passo anche per le scarse risorse disponibili, tanto che sovente vengono chiamati in causa i genitori per un aiuto concreto. Una delle esperienze migliori che si possono fare come insegnanti e studenti, è quella di partecipare attivamente al progetto e alla realizzazione di un orto scolastico o di un piccolo frutteto, anche solo due o tre piante da frutto collocate nello spazio verde della scuola o in un’area messa a disposizione dal Comune.
La Giunta comunale ha approvato il progetto didattico che prevede la collaborazione tra studenti e cittadini per recuperare aree non utilizzate, destinandole alla realizzazione di frutteti. «La programmazione – spiega il sindaco Beniamino Scarpa – sarà condivisa con i dirigenti scolastici. Saranno coinvolte la Consulta dei genitori e le associazioni cittadine. Siamo partiti dall’esempio positivo di utilizzo di terreni come quello della scuola di via Brunelleschi, dove sono presenti diversi alberi da frutto, per estendere il progetto a tutte le scuole, considerando l’alta valenza didattica ed educativa di un’azione che può coinvolgere in attività comuni sia i giovani che gli adulti».
Le speciali aule all’aperto prevedono l’organizzazione di strutture ortofrutticole in cui opereranno insegnanti, studenti e cittadini per produrre e successivamente trasformare frutti in conserve o altri prodotti alimentari. «Sarà un’attività legata alle buone pratiche sull’ambiente a alla valorizzazione di spazi pubblici. Attraverso il progetto – aggiunge l’assessore ai Servizi sociali, Piera Casula – crediamo anche di poter creare le condizioni per favorire l’integrazione di soggetti a rischio di emarginazione sociale. Vogliamo coinvolgere insegnanti, studenti, cittadini, associazioni che a titolo di volontariato mettano a disposizione le loro conoscenze per coltivare e trasformare quanto ricavato dagli orti e dai frutteti». I laboratori all’aperto hanno anche l’obiettivo di educare al rispetto della natura e di far acquisire ai più piccoli i principi su cui si fonda il ciclo biologico naturale. «In questa prima fase – prosegue l’assessore – vogliamo invitare i cittadini a presentare le loro proposte manifestando l’interesse al programma. Presto la struttura amministrativa disporrà gli atti necessari, in modo che terminato il piano d’indagine – conclude Piera Casula – potremo dare il via alla realizzazione dei frutteti negli spazi verdi delle scuole».
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