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Mariangela Pala 10 novembre 2014
Porto Torres: Più di trecento in piazza contro Abbanoa
Più di trecento persone questa mattina, hanno manifestato in piazza Umberto I davanti alla sede del Comune di Porto Torres, contro il gestore del servizio idrico integrato Abbanoa


PORTO TORRES - Più di trecento persone questa mattina, hanno manifestato in piazza Umberto I davanti alla sede del Comune di Porto Torres, contro il gestore del servizio idrico integrato Abbanoa. La giornata nuvolosa non ha condizionato la protesta pacifica di una comunità stanca di essere violentata economicamente e, a causa dei disservizi, umanamente. Da più parti il desiderio di esprimere tutto lo sdegno che ogni cittadino ha, utilizzando uno strumento di democrazia in grado di dar voce ai cittadini inermi. Troppi i disservizi idrici: Acqua “potabile” torbida, con ordinanze sindacali a singhiozzo che ne vietano l’uso alimentare, contatori slacciati senza le dovute precauzioni, continua interruzione dell’erogazione acqua senza preavviso, e inadempienze sempre maggiori da parte del gestore unico.

Una gestione così poco trasparente da accendere gli animi di tutta la comunità turritana, come dimostra la sfilza di contestazioni snocciolate da chi dalle gradinate del palazzo comunale ha aperto gli interventi, a nome dei comitati promotori della manifestazione, come l’associazione Civiltà è Progresso. Viene imputato ad Abbanoa di vessare i cittadini con aumenti astronomici delle bollette, di aver tagliato le agevolazioni in favore delle fasce meno abbienti, di non aver fatto gli investimenti necessari e, nonostante tutto ciò, di avere accumulato debiti. Allo stesso tempo, l’ente non ha garantito agli utenti un servizio neppure lontanamente soddisfacente. «Obiettivo della manifestazione è far sì che il primo cittadino convochi i vertici di Abbanoa per affrontare la situazione di disagio che va avanti già da tre anni. I responsabili dell’ente gestore non si sono mai presentati perché questa amministrazione non li ha mai convocati», segnala uno dei manifestanti.

«Ci si chiede come mai i vertici di Abbanoa si trovano tutti i martedì a Sassari convocati dall’assessore comunale ai lavori pubblici per discutere dei problemi dell’acqua, mentre a Porto Torres non li conosciamo», ha sottolineato Francesco Ligas. L’esasperazione spinge alcuni partecipanti alla manifestazione a bruciare le bollette davanti alla casa comunale. Ora gli utenti dopo aver fatto assemblee, denunce, lettere di protesta e atti di “disobbedienza civile” - rifiutandosi di pagare le ingiustificate bollette - vogliono andare oltre e chiedere che vengano ridisegnati gli ambiti idrogeologici. Impazzano bollette smisurate: 7500 euro ad una famiglia di pensionati, residenti al Villaggio satellite; oltre 40mila euro al titolare del Bar Sport, e 36mila euro al Bar Cristallo, 700 lettere minatorie in cui si chiedeva lo spostamento dei contatori dall’interno all’esterno delle abitazioni, inoltre l’ultima novità quella del pagamento dei depositi cauzionali, 55 euro una tantum a famiglia. «Misura giustificata per prevenire le morosità», fanno sapere i responsabili Abbanoa.

«La cauzione è illegittima, perché non ci possono obbligare a pagare l’acqua ai morosi. E’ la stessa cauzione che paghiamo per le bombole, rischiamo di non vederne mai la restituzione», dichiara uno dei presenti alla manifestazione, Bruno Ciotti. «Vogliamo ritornare indietro come dieci anni fa, quando eravamo autosufficienti, chiedendo il passaggio delle competenze, oggi attribuite ad Abbanoa, allo stesso Comune», aggiunge Ciotti. Una richiesta rivolta dai cittadini alla Regione Sardegna affinché tramite apposita legge provveda alla modifica della gestione del servizio idrico nel Comune di Porto Torres, perché diventi l’ente stesso gestore unico. Tutti assenti i componenti della giunta e della maggioranza che amministrano il Comune, richiamati spesso dai cittadini. Nessun intervento delle istituzioni, neanche presso il palazzo del Marchese dove la manifestazione si è spostata, controllata dai carabinieri e dalla polizia locale, senza alcun incidente di percorso, e dove un gruppo di persone ha occupato l’ingresso della sede istituzionale fino a tarda mattinata. Intanto per giovedì 20 è stato fissato un ulteriore incontro alle 18, presso la sala Filippo Canu, a cui sono stati invitati i rappresentanti delle istituzioni, per continuare a discutere sulle possibili soluzioni al problema acqua.
Commenti
24/4/2024
Nel solo 2023 e nei primi mesi dell’anno in corso, le limitazioni al consumo dell’acqua erogata si sono protratte per oltre 4 mes. Il primo cittadino invia una lettera aperta evidenziando la presenza oltre la soglia di legge del parametro dei batteri coliformi come riportato dalle analisi Asl del 23 aprile, seguite da un´apposita ordinanza sindacale per consentire l’utilizzo dell’acqua erogata solo previa bollitura


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