Ora è tutto deciso: da domenica il penitenziario nel cuore di Cagliari resterà praticamente vuoto e la città dirà addio a un pezzo della sua storia. Il futuro per la sua sorte è da vedere
CAGLIARI – Domenica 23 novembre all’alba si procederà al trasferimento di circa 300 detenuti dal carcere di Buoncammino alla nuova struttura di Uta. Nei giorni scorsi è già stato fatto il trasloco di armi e documentazioni. Le operazioni di trasferimento, che avverranno con un imponente servizio di sicurezza, inizieranno all'alba. Tre bus, scortati da polizia e carabinieri, accompagneranno i detenuti a Uta. Sono previsti diversi viaggi. L'operazione verrà sorvegliata dall'alto anche da alcuni elicotteri.
In questi giorni saranno trasferiti circa sessanta carcerati che varcheranno le soglie di altri penitenziari sardi. Verranno impegnate tutte le forze dell'ordine: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e la polizia municipale. Il direttore di Buoncammino, Gianfranco Pala, afferma che: «Il carcere di Uta è praticamente finito. Resta soltanto da completare la sezione del 41 bis e all'esterno i parcheggi e il campo sportivo. Inoltre così come succede a Bancali i lavori proseguiranno anche una volta che saranno stati trasferiti i detenuti da Cagliari, visto che è un settore totalmente isolato».
E ora è tutto deciso: da domenica il penitenziario nel cuore di Cagliari resterà praticamente vuoto e la città dirà addio a un pezzo della sua storia. Il futuro per la sua sorte è da vedere: il Ministero vorrebbe ospitare il carcere minorile ma il Comune di Cagliari spera di averlo a disposizione per utilizzarlo per altri scopi in modo tale da renderlo fruibile dalla collettività.
Nella foto il carcere di Buoncammino
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