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S.I. 21 novembre 2014
A Sassari giornata contro la violenza sulle donne
Il 25 novembre, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” si terrà il convegno “Le relazioni libere dalla violenza - interventi a favore del cambiamento”


SASSARI - Il 25 novembre, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” si terrà il convegno “Le relazioni libere dalla violenza - interventi a favore del cambiamento”. L'evento organizzato dal Comune di Sassari, Settore Politiche Sociali e Pari Opportunità, e dal consorzio di cooperative sociali Andalas de Amistade, ha l’obiettivo di affrontare il tema in termini nuovi, ponendo il focus sui modelli socio-culturali di riferimento.

L'incontro, aperto a tutti, si svolgerà alle 16 nella sala Convegni dell'ex Infermeria San Pietro, in largo Infermeria San Pietro a Sassari. All'evento parteciperanno il sindaco, Nicola Sanna, e l'assessora alle Politiche sociali e Pari Opportunità, Grazia Manca. Sarà l'occasione per presentare le attività sinergiche dell'Amministrazione e del Progetto Aurora contro la violenza sulle donne e discutere dei rapporti di genere.
Tra le azioni più efficaci portate avanti durante il lungo periodo di esperienza del Progetto, rientrano le campagne di comunicazione, educazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, finalizzate a far conoscere il fenomeno e a spezzare il silenzio. Tra queste può essere inserito anche il convegno di martedì. Saranno presenti al tavolo dei relatori, tra gli altri, Alessandra Bozzoli e Claudio Vedovati, co-autori, insieme ad altri 20 studiosi, del libro “Il lato oscuro degli uomini. La violenza maschile contro le donne-modelli culturali di intervento.”

L'opera parte da un quesito “Violenza contro le donne: cosa si sta facendo in Italia?”. Inasprire le norme repressive e isolare i comportamenti violenti maschili non rappresentano la risoluzione del problema: è necessaria una rivoluzione socio-culturale, che sgretoli i pilastri dei modelli culturali fondati su equilibri patriarcali di potere. Un cambiamento che parta da un’autoanalisi di ciascuno, che riguardi la donna, la sua percezione di sé da un punto di vista personale e sociale, e l’uomo, il suo ruolo, non di capo e padrone ma di compagno. È necessario quindi che le istituzioni e le organizzazioni del territorio si attivino, in maniera coesa e sinergica, per dare inizio a questa rivoluzione difficile e silenziosa. Al convegno, moderato dalla dirigente del Settore, Chiara Salis, parteciperanno anche Maria Giovanna Campus (responsabile del Progetto Antiviolenza Aurora per il Comune di Sassari) e Stefania Puggioni (coordinatrice del Progetto Antiviolenza Aurora per il Consorzio di Cooperative Andalas de Amistade).
I dati di Andalas de Amistade

I dati mostrano l'assoluta emergenza. Dal 2000 ad oggi, (i dati sono aggiornati al mese di giugno 2014) il Centro Antiviolenza di Sassari ha ricevuto 1.243 richieste di aiuto e la Casa Aurora ha ospitato più di 126 nuclei madre-bambino4. Le persone che chiedono aiuto sono prevalentemente donne italiane (circa il 20 % sono straniere) che, nell’85% dei casi, sono vittime di violenza perpetrata nei loro confronti dal partner o ex partner, appartengono a tutte le classi sociali e il loro livello di istruzione è vario. Prevalentemente sono donne sposate o conviventi con figli. Pochissime denunciano il loro partner e solo alcune scelgono di denunciarlo successivamente. Le donne che si rivolgono al servizio presentano nei loro racconti delle note comuni: sono persone limitate nelle azioni, non possono uscire di casa come vorrebbero, frequentare amici e parenti, non hanno autonomia economica, sono persone insicure, si sentono poco capaci perché non hanno modo di decidere della loro vita, di condividere riflessioni sui figli che crescono, ma devono operare perché tutto sia così come il proprio partner vorrebbe fosse. Diversi dei loro uomini hanno sviluppato una dipendenza da alcol, droghe e negli ultimi tempi dai videogiochi.
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