SASSARI - «I vigili del fuoco del Comando Provinciale di Sassari sono ridotti all’osso». E' il sindacato autonomo Conapo a lanciare l'ennesimo allarme riguardo un comparto di vitale importanza per la Sardegna visti i continui interventi necessari per la salvaguardia del territorio. Dal Conapo denunciano, i vigili del fuoco «saltano le ferie ed è numericamente impossibile garantire l’addestramento ordinario esponendo gli stessi operatori a non poter operare in sicurezza, richiami per alcuni servizi oltre l’orario di lavoro molto spesso non remunerato per mancanza di fondi, composizione delle squadre sotto i numeri minimi».

E poi continuano «mezzi obsoleti che necessitano di riparazioni continue e inadeguati per affrontare alcuni scenari di intervento. Tanto da mettere a rischio il dispositivo di soccorso provinciale e che costringe i personale alle continue sostituzioni fuori sede. E le cose potranno solo peggiorare se si applicasse il piano di riordino voluto dall’amministrazione centrale con l’appoggio di alcune sigle sindacali».

Piano di riordino contestato a gran voce dal Conapo sindacato autonomo dei vigili del fuoco che «sollecita nuovamente i vertici del Corpo Nazionale Vigili del Fucoo, Il Presidente della Regione Sardegna e il Prefetto il sindaco di Sassari e di Olbia ( già incontrato a giugno per i tagli previsti per il distaccamento cittadino e la chiusura della base navale) a mettere in campo tutte le forze necessarie per un adeguato potenziamento del Comando di Sassari, proprio la notte scorsa per un furioso incendio divampato in un cantiere navale a Olbia (distaccamento segnato dai tagli di organico) sono dovute intervenire squadre da tutta la provincia, sede centrale compresa, lasciando in copertura solo una squadra per l’intero hinterland Sassarese».

La situazione è ormai ingestibile: «manca tutto uomini e mezzi, fino a qualche giorno fa avevamo una sola autoscala in tutta la provincia e nel caso di un evacuazione urgente nel territorio gallurese si sarebbe dovuto attendere circa due ore per l’arrivo sul posto, un eternità per chi necessita di soccorso, cosi di questo passo rischiamo di venir meno al compito istituzionale, perché sia il Comando sia gli operatori non sono messi in condizioni di lavorare normalmente». Dal Conapo confidano che la lettera inviata «dia una scossa a quanti in indirizzo e riversino con sollecitudine la giusta attenzione al problema come promesso dall’on sottosegretario Bocci nella visita al comando dello scorso ottobre e dove ponemmo con un report dettagliato in luce tutte le criticità del Comando».