La vendita del prezioso reperto archeologico Dea Madrea è stata fermata. La notizia è stata diffusa dal deputato Pili ed è visibile sul sito della prestigiosa casa d´asta Christie´s
CAGLIARI - «Poco fa la casa d'aste Christie's ha bloccato la vendita della Dea Madre ritirando dall'asta dell'11 dicembre prossimo il pezzo pregiatissimo della civiltà nuragica della Sardegna». E' il deputato di Unidos Mauro Pili ad informare sulla buona notizia. Era sempre stato lo stesso ex-presidente della Regione a puntare i riflettori sulla vicenda poi raccolta anche dal consigliere regionale Ugo Cappellacci e da altri esponenti politici che avevano condannato la messa all'asta del prezioso reperto archeologico.
«Si tratta di un risultato importantissimo che segna un punto decisivo nella lotta ai furti d'opere archeologiche della Sardegna. Ora occorre andare sino in fondo per far restituire il maltolto alla Sardegna,» spiega Pili.
«Questo dimostra - chiude il leader di Unidos - che la mobilitazione dell'opinione pubblica, dei media, e delle azioni parlamentari è utile ad accendere i riflettori su queste vergogne e bloccare queste vere proprie rapine al patrimonio della civiltà dei sardi».
Nella foto il sito di Christie's con lo stop alla vendita della Dea Madre
Commenti