La deputata, accusata di non aver rispettato le regole del codice di comportamento in merito alla restituzione di parte dello stipendio, dopo le elezioni Regionali aveva mosso critiche durissime contro il Movimento
CAGLIARI - Beppe Grillo ha avviato la procedure di espulsione dal M5S della deputata sarda Paola Pinna (anche di Massimo Artini). La richiesta è motivata dalla «violazione del codice di comportamento sulla restituzione di parte dello stipendio».
Tesi respinta dalla deputata pentastellata che ha riportato su Facebook la copia dei bonifici fatti al Movimento. «Quanto apparso poco fa sul blog di Grillo è falso - risponde la Pinna -. Non è vero che mi son tenuta i soldi ma ho versato la parte prevista a Fondo di garanzia per le Pmi e Caritas».
E continua: «un cittadino in buona fede, anche se parlamentare, non ha nulla da temere. Soprattutto se ha le prove». Al contrario, la Pinna accusa Grillo e Casaleggio di violare le regole: «il sondaggio è una violazione delle regole perché non passa dall'assemblea».
Nella foto: Paola Pinna
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