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Mariangela Pala 2 dicembre 2014
Bonifiche: un Tavolo con le istituzioni a Porto Torres
Un Tavolo tra Governo, Parlamentari nazionali e regionali e i Sindaci del territorio, per discutere di bonifiche e avanzamento dei lavori nel polo biochimico di Porto Torres. A chiederlo è il consigliere Pd Ledda


PORTO TORRES - Un Tavolo tecnico, tra Governo, i Parlamentari nazionali e regionali e i Sindaci del territorio, per discutere di bonifiche e avanzamento dei lavori nel polo biochimico di Porto Torres. A chiederlo è il consigliere e capogruppo del Partito democratico, del Comune di Porto Torres, Massimiliano Ledda: un incontro nella città turritana affinchè le istituzioni prendano a cuore il tema bonifiche e agiscano per difendere gli interessi di un territorio che con il progetto “Chimica verde” ha l’opportunità di rinascere. «Bisogna che si faccia tempestivamente chiarezza sul piano di investimento, di circa 500 milioni di euro, a carico del gruppo Eni, concernente le bonifiche sul territorio e che vengano rispettati i tempi stabiliti perché, a tutt'oggi, si è assistito alla bonifica di una parte irrisoria dei terreni», sostiene il consigliere Ledda.

Occorre altresì dare risposte sul rallentamento del progetto riguardante la Chimica verde, progetto nato dalla joint venture “Matrica”, costituita da Versalis e Novamont, che rappresenta lo strumento societario attraverso il quale il Gruppo Eni è tenuto a realizzare gli impianti definiti dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti come innovativi, rappresentativi dell’eccellenza italiana e all'avanguardia in Europa nel settore della biochimica. «Un Impianto di “eccellenza” che sembra non sia più una priorità per il gruppo Matrìca che accampa la scusa di una sovra produzione di energia elettrica in Sardegna, (tesi smentita dagli addetti ai lavori). – Sostiene Ledda - non bisogna permettere che un progetto di eccellenza e all'avanguardia in Europa venga abbandonato senza alcun motivo o spiegazione logica, liquidato con poche parole, apparse quasi provocatorie, dall'Amministratore delegato di Matrica».

Come da tempo chiedono i sindacati è pero il Gruppo Eni, unico firmatario del protocollo, che deve partecipare e dare tempestive risposte sui tempi di realizzazione della Centrale a Bio-masse. «Dopo tutte le pressioni esercitate sugli assessorati regionali, per ottenere le autorizzazioni di costruzione ed esercizio della centrale in tempo utile per partecipare alle aste Fer (Fondo energie rinnovabili), ci si chiede perché questo non sia avvenuto, - afferma Ledda che domanda - Ora che il contributo Fer non appare possibile come si intende garantire il livello, la qualità e il prezzo dei servizi?». Il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru aveva annunciato, in occasione del vertice, avvenuto il 10 novembre scorso con l’Eni e i rappresentanti del territorio interessati, compresi il sindaci di Sassari, Alghero e Porto Torres, l’ incontro del 3 dicembre a Cagliari con Eni per discutere ancora una volta di bonifiche. Pigliaru aveva spiegato che non aveva senso parlare di vecchio modello industriale e che bisognava guardare al futuro, precisando che le nuove iniziative che sono partite e le sturt-up che verranno avviate, non avranno certo le dimensioni per sovrapporsi e sostituire le chiusure che il territorio ha subito.

Il Presidente si era poi soffermato sull’importanza della ricerca e sul fatto che un’area come quella di Porto Torres, sia un elemento fondamentale nella possibilità di attrarre investimenti esterni e per portare avanti progetti già in corso, sui quali, aveva promesso una forte regia regionale ma allo stesso tempo, aveva chiesto un forte protagonismo da parte del territorio. A questo proposito il consigliere Ledda chiede che il Presidente Pigliaru vigili affinché si realizzi quanto previsto nel protocollo d’intesa riguardo le successive fasi e gli investimenti sui nuovi insediamenti produttivi. L’incontro, che Massimiliano Ledda spera venga svolto nell'immediato, serve per dare delle risposte certe e concrete, «perché solo con l’unione di tutte le forze in campo si può e si deve dare un futuro migliore al nostro, ormai da troppo tempo, martoriato territorio», conclude Ledda.

Nella foto: il consigliere Pd Massimiliano Ledda
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