A dirlo è l´assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, al convegno tenutosi a Macomer nella serata di lunedì "Stato e Regioni nella riforma costituzionale"
MACOMER - Lingua, cultura, ambiente, tutela delle coste, trasporti, fiscalità: sono questi i temi principali della specialità della regione Sardegna intorno ai quali si dibatte rispetto alla riforma costituzionale Renzi-Boschi. «La grande sfida in Europa oggi è la salvaguardia della specialità e delle autonomia regionali. La giunta Pigliaru lavora in questa direzione anche grazie alla riorganizzzione della macchina regionale che deve essere più snella e dare maggiori risposte ai cittadini».
A dirlo è l'assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, al convegno tenutosi a Macomer nella serata di lunedì "Stato e Regioni nella riforma costituzionale" nel centro servizi culturali ex caserma Mura, organizzato dall'Università degli studi di Sassari centro studi autonomistici "Paolo Dettori", l'Associazione Nino Carrus, con il patrocinio del Comune di Macomer. A partecipare senatori e deputati della Repubblica e rappresentanti della società civile e amministratori locali, e una rappresentanza dei lavoratori del presidio di Ottana Polimeri.
«La Sardegna deve incrementare i poteri di regolamentazione negli ambiti della propria specialità - ha proseguito l'assessore Demuro - con incisive competenze legislative, traducendo in strumento giuridico questa specialità, in maniera tale da dare maggiori risposte ai cittadini, con piena consapevolezza dell'identità dell'isola, una coscienza evidentemente maggiore rispetto a quella che può avere il Governo rispetto all'identità specifica e tipica delle regioni autonome». Il titolare degli Affari generali e Riforma della Regione ha messo in evidenza l'intento della Giunta Pigliaru: riorganizzare la macchina regionale in maniera tale da garantire la tutela della specialità e, non da ultimo, il tema della fiscalità.
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