Per la prima volta in Italia la chirurgia robotica utilizzata per intervenire su un quadro clinico così complesso: l’équipe del dottor Mauro Frongia ha operato un 67enne che presentava cinque organi affetti da tumore. Dopo due giorni il paziente è già in piedi e in forma
CAGLIARI – Per la prima volta in Italia l’eccezionale intervento di chirurgia robotica effettuato dall’équipe medica del dottor Mauro Frongia, direttore della Struttura di Urologia Robotica: «Il paziente, un 67enne, presentava un quadro clinico particolarmente complesso con più zone interessate dal tumore» ha spiegato Frongia «In chirurgia open l’intervento avrebbe comportato un taglio enorme con un grosso danno tessutale perché saremmo dovuti intervenire dallo sterno fino al pube con un decorso post operatorio molto doloroso».
E invece il paziente dopo due giorni è già in piedi e, grazie all’avanzata tecnologia del robot Da Vinci, ha riportato solo una piccola ferita di sei centimetri che guarirà in pochi giorni. Una ripresa a tempo di record per un uomo che presentava un quadro clinico così complesso: oltre al tumore alla vescica presentava anche un tumore del surrene sinistro, uno del rene sinistro, ripetute localizzazioni tumorali dell'uretere sinistro e alla prostata.
Il delicato intervento da primato è stato effettuato insieme all’équipe del dottor Frongia composta da Stefano Mallocci (chirurgo), Rossano Cadoni (chirurgo), Simone Bandino (strumentista), Serena Sanna (strumentista), Annalisa Lai (anestesista), Massimo Azuni (nurs di Anestesia), Franco Deplano (coordinatore blocco operatorio).
Nella foto il dottor Frongia e il robot Da Vinci
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