CAGLIARI – “Suono al civico” nasce così, dall’idea di cinque amici che volevano di nuovo far battere il cuore al quartiere di Villanova.
Al giorno d’oggi si sa, gli spazi comuni della città non sono sentiti e frequentati come una volta, anzi, quasi si ha paura di chi abita di fronte alla propria porta. Da Suono al civico la controtendenza: aprite le vostre finestre e i vostri balconi e affacciatevi.

Dal 7 dicembre scorso l’evento è ormai diventato un appuntamento domenicale atteso e frequentatissimo: i musicisti che vi partecipano non fanno altro che portare all’orecchio di tutti la propria arte e le proprie note da uno dei balconi che si affacciano nelle piazze di Villanova che gli abitanti ormai fanno a gara ad offrire.

«Una serenata al contrario» racconta a Cagliarioggi Rinaldo Pinna, uno dei cinque organizzatori «e al contrario da tutti i punti di vista: non più rivolta da un uomo ad una donna e dal basso verso l’alto. Stavolta la musica, rigorosamente dal vivo e di qualità, è suonata dall’alto di un balcone e per tutti». I cinque organizzatori hanno messo le loro capacità e passioni personali nella creazione del progetto: Rinaldo Pinna, chitarrista, regia musicale, Mariano Chelo, pittore bosano con studio in via San Domenico, Valentina Sanna, grafica, Simona Casu, cantante, Ricardo Curreli, abitante e conoscitore del quartiere.
Rinaldo Pinna mette a fuoco i punti forti del progetto: «Aggregazione sociale, il riappropriarsi degli spazi cittadini, nuovi modi di vivere gli ambienti comuni, condivisione, emozione: il tutto condito dalle note di grandi artisti, certe volte conosciuti ma soprattutto di nicchia e di grande qualità nell’intento di diffondere buona musica».

Il prossimo appuntamento è per domenica 21dicembre, poi forse ancora una o due giornate fino a gennaio. E come in tutti i quartieri vissuti, come ci veniva raccontato in tempi che ormai non siamo più abituati a vivere, lo spettacolo inizia puntuale dopo il rintocco delle ore 12 delle campane della Chiesa di San Domenico. Passati i 45 minuti di concerto dal balcone viene calato un cestino per raccogliere le gradite offerte ai suonatori.
Uno spettacolo da non perdere, di sicuro effetto, emozionale e scenografico per riportare le buone abitudini di un passato che la maggior parte di noi non ha mai vissuto, in un futuro da riconsiderare in termini di condivisione, socialità e arte.

Nella foto di Marta Cincotti gli Yacobai